È iniziata ieri “Talk to the future week”, la manifestazione su intelligenza artificiale e giustizia organizzata dall’Ordine degli avvocati di Milano, con il patrocinio del ministero della Giustizia, Consiglio nazionale forense, Organismo congressuale forense e Corecom Lombardia. Fino al 14 luglio una sessantina di relatori rifletteranno sul futuro del sistema giudiziario con l’avvento delle nuove tecnologie.

Non mancherà l’occasione per conoscere le novità che riguardano il processo civile telematico e il processo penale telematico. Particolarmente interessanti si annunciano, inoltre, i dibattiti sul Tribunale unificato dei Brevetti e sul primo Tribunale nativo digitale.

Nella giornata inaugurale il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, ha evidenziato che la rivoluzione digitale in corso è «utile come quella industriale». «L’intelligenza artificiale – ha detto - è un tema delicato e attuale che necessita di riflessioni tecniche e approfondite, analizzando, con competenza e senza timore i possibili scenari futuri, le utilità per la nostra professione e le sue potenzialità applicate al contesto legale e alla tutela dei diritti dei cittadini» .

Secondo il presidente del Cnf, l’avvocatura si farà trovare pronta e sta già affrontando nel migliore dei modi i cambiamenti che le nuove tecnologie hanno portato nelle nostre vite. «Di intelligenza artificiale se ne parla da molti anni - ha aggiunto Francesco Greco -, e già oltre venti anni fa si era convenuto che il termine fosse un ossimoro, perché l’intelligenza è una prerogativa del genere umano che nessun altro essere vivente riesce a replicare. Noi avvocati dobbiamo utilizzarla per migliorare le nostre attività, è una sfida da affrontare senza paura. Perché non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale migliorerà la qualità della vita del genere umano. Come la rivoluzione industriale del XVIII e XIX secolo ha rappresentato un cambiamento di vita e di orizzonti per l’uomo, così la rivoluzione digitale dell'AI costituirà una evoluzione vantaggiosa».

Il rappresentante dell’avvocatura istituzionale ha anche anticipato alcune novità. «Il Cnf – ha concluso Greco - si sta preparando ad affrontare questo cambiamento e intende realizzare un Portale dell’avvocatura Italiana, basato sull’intelligenza artificiale, da mettere gratuitamente a disposizione di tutti, degli avvocati, ma anche dei cittadini e dei magistrati. E sarà un portale certificato, con la certezza che i dati che vengono immessi siano completi e verificati. Ovviamente il portale costituirà una indicazione, ma poi servirà l'affinamento giuridico degli avvocati, a cui spetta l'ultima parola».