Insultata e minacciata fuori dal tribunale, solo per aver fatto il proprio lavoro. Vittima dell'accaduto lavvocata Marilena Colagiacomo, del foro di Frosinone, presa di mira da un uomo coinvolto come parte civile in una vicenda cui la professionista difende uninfermiera. Una storia tristissima, che ruota attorno alla morte di un neonato, a seguito della quale sono finiti sotto indagine alcuni medici e due infermiere. Tutto è accaduto martedì scorso, al Tribunale di Cassino. Le parti si trovavano davanti al gip per discutere dell'archiviazione a carico di due infermiere. Luomo, che già nella scorsa udienza aveva dato segni di insofferenza, non ha nascosto il suo disappunto in aula ed è così stato scortato fuori dal Tribunale da un carabiniere e da un addetto alla sicurezza, come riporta Ciociaria oggi. Ma luomo ha atteso lavvocata alluscita del Palazzo di Giustizia, dove poi si è rivolto a lei con insulti e minacce. «Si è scagliato contro di me urlando e facendosi avanti come per venirmi addosso - ha spiegato l'avvocata Colagiacomo -. Il carabiniere e l'addetto alla sicurezza non mi hanno mai lasciata e, anzi, si sono frapposti tra me e l'uomo per difendermi. Mi ha urlato che io, essendo una donna e una madre, non avrei dovuto occuparmi della difesa della mia assistita, affidandola a un collega uomo. Una situazione davvero difficile da gestire». Lavvocata sta ora valutando se sporgere denuncia. «Non possiamo sentirci minacciati nel fare il nostro lavoro - ha dichiarato ancora a Ciociaria oggi -. Inoltre il fatto che io sia una donna, una madre, non significa che non possa fare questo lavoro a tutela di chi ha diritto ad essere rappresentato. Per quanto io voglia comprendere il dolore di una tragedia come questa, tutti hanno il diritto ad una difesa tecnica». Anche unaltra avvocata del foro di Cassino, Eleonora Rea, era stata aggredita lo scorso anno nellambito di un troncone diverso della stessa vicenda. Anche in quel caso, la parte offesa si era scagliata contro di lei, aggredendola prima verbalmente, poi offendendola con frasi ingiuriose e minacciose, in quanto colpevole, a suo modo di vedere, di essere dostacolo alla sua domanda di giustizia, ma, di fatto, principalmente di svolgere il proprio lavoro. Ad esprimere solidarietà è stato il presidente dellordine degli avvocati di Frosinone, Vincenzo Galassi: «Il gesto sconsiderato perpetrato ai danni dellavvocato Colagiacomo rappresenta, purtroppo, lemblema di un modo distorto di percepire il delicato ruolo che, quotidianamente, gli avvocati sono chiamati a svolgere - si legge in una nota -. Il Coa condanna ogni forma di violenza: non è ammissibile, né giustificabile alcuna forma di aggressione fisica o verbale nei confronti dei colleghi, dal momento che lavvocato rappresenta lultimo baluardo in difesa dei diritti di tutti i cittadini, anche degli ultimi e dei più disperati».