Riccardo Polidoro ha dato all’Unione un contributo straordinario di competenza, di passione e di determinazione. La sua prematura scomparsa lascia in tutti noi e nell’Unione un vuoto incolmabile.

Da responsabile dell’osserva- torio carcere, carica che aveva già ricoperta per mandato di due Giunte consecutive, ha profuso tutta la sua straordinaria competenza e professionalità allacciando proficui rapporti con le associazioni, con l’Accademia e con la magistratura ricevendo attestati di stima e di apprezzamento.

Di Riccardo ciascuno di noi ricorda non solo la cultura ma anche le doti di umanità e di straordinaria generosità che ne facevano uno dei migliori interpreti dello spirito associativo dell’Unione. Riccardo in virtù della sua riconosciuta esperienza e competenza tecnica era stato chiamato a far parte, nel 2017, della Commissione ministeriale, per la riforma dell’ordinamento penitenziario, presieduta dal professor Glauco Giostra, che fu l’esito straordinario della istituzione di quegli Stati Generali dell’esecuzione penale, laboratorio formidabile di idee e di fermenti riformatori, la cui successiva mutilazione non ne ha affatto ridotto nel tempo il valore e l’esemplarità.

Le sue doti politiche e la sua intraprendenza saranno per noi ancora di esempio per il lavoro da compiere sul carcere, nella difesa della dignità e della speranza dei detenuti, per il contrasto alla improvvida deriva carcerocentrica che il giustizialismo ha imposto al nostro Paese.

L’avvocato Polidoro viene infatti a mancare proprio in un momento di gravissima crisi del sistema carcerario, mentre più acuta si sente la necessità di contributi professionali alti, di coraggio e di determinazione politica. Riccardo non ha potuto iniziare il suo nuovo mandato ma nel ricordo della saldezza dei suoi valori e con eguale passione continueremo a vivere i suoi stessi ideali.