Roma, 10 nov. (Adnkronos) - “Prima di tutto, bisogna cercare di cancellare dall’orizzonte il pericolo del 2035, entro cui bisognerebbe andare tutti a un trasporto di natura elettrica. Perché parliamo di un miraggio che è al di fuori della nostra portata, ma penso anche al di fuori della portata di tutta Europa. E che rischia fortemente di far si che il settore automotive non faccia più alcun tipo di studio o progresso nei prossimi anni, atteso che la vita più breve di un veicolo è almeno di 8 anni. Per cui se noi guardiamo al 2035 non ci sarà nemmeno più una vera e propria ricerca in questo settore". Ad affermarlo è il parlamentare di Forza Italia, Tommaso Foti, nel suo intervento all'assemblea di Federchimica Assogasliquidi. "Se si inizia un ragionamento serio per quanto riguarda l'attuale situazione, cercando di favorire attività di decarbonizzazione che si possono raggiungere anche con una politica incentivante, è evidente che a questo punto realizziamo un combinato disposto molto più razionale, nel senso che - spiega Foti - lasciamo una parte del mercato all'elettrico ma per il resto ci confrontiamo con soluzioni che possono portare le imprese dei vari settori a studiare le migliori tecnologie che diversamente dopo diversi anni verrebbero meno. i dati ci dicono che parte della CO2 presente non dipende solo dai trasporti". "Sappiamo ad esempio che ci sono impianti di riscaldamento che provocano emissioni anche molto superiori. Dobbiamo agire su questi temi, il 110% poteva essere una strada in tal senso, non dobbiamo precludere a settori come il vostro di poter avere uno sviluppo e un'esistenza meritoria che ha portato risultati ben più che lusinghieri nel nostro paese”, conclude Foti.