Una volta c’erano le corse dei cavalli: la scuderia rossa, quella verde, la gialla. Poi è arrivato il turno dei conclavi: Monsignor Silvio, Cardinale Salvino, Sua Eccellenza Letta… Infine il silenzio. Niente, i sondaggi, anche i sondaggi clandestini, quelli mascherati da corse di cavalli o da conclavi, non possono più essere diffusi nei 15 giorni precedenti l’elezione. Il motivo? I cittadini potrebbero essere indotti a scegliere i partiti dati per vincitori. Il che implica una buona dose di sfiducia paternalistica nei confronti di chi è chiamato a esercitare il proprio diritto di voto. Nonché l’eterna moralistica accusa di voler salire sul “carro dei vincitori”. Ma c’è sempre qualcuno che se ne frega e rompe il silenzio. Stavolta è toccato a Carlo Calenda, il quale ha fatto sapere a mezzo twitter che il suo Terzo polo non solo avrebbe superato il 10 per cento, ma avrebbe anche sorpassato la Lega di Matteo Salvini. Il che significa che la Lega stessa starebbe sotto il 10% , dunque abbondantemente sotto la soglia minima che gli garantirebbe la leadership in un Carroccio balcanizzato. Ma a ben vedere il segretario leghista non è l’unico a rischiare la poltrona. L’indiziato numero due è il segretario del Partito democratico Enrico Letta. Accusato di aver mancato l’alleanza coi 5Stelle, che peraltro sono dati in grande spolvero, Letta potrebbe perdere la segreteria anche se superasse, risultato affatto scontato, il 22% dei voti. Se invece, come qualche sondaggista particolarmente ottimista ha fatto sapere, riuscisse addirittura ad arrivare oltre il 25%, beh, allora il posto di segretario del Pd sarebbe al sicuro. E che dire di Giuseppe Conte? Messosi alla guida di un Movimento morente, i sondaggi primaverili lo davano sotto il 10%, il leader del Movimento 5 Stelle ha puntato tutto a Sud e pare abbia recuperato l'inverosimile. Qualcuno lo dà addirittura sopra il Pd, dunque oltre il 20%, mentre per altri sondaggisti sarebbe intorno al 15%. In ogni caso un risultato clamoroso che, certo, dovrà essere confermato domenica sera. Anche se, va detto, in questi anni il Movimento 5Stelle è sempre stato sottostimato dai sondaggisti. Chi sembra sia al sicuro è Giorgia Meloni. Passata dal 5% a una previsione intorno al 25%, Meloni ha come ambizione quella di sfondare la soglia del 30%. Per alcuni sondaggisti si tratta di un obiettivo alla portata, per altri sarebbe ben al di sotto. Infine Silvio Berlusconi. L’ultima uscita su Putin non ha favorito il fondatore di Forza Italia che alcuni danno addirittura sotto il 5%.  Ma Berlusconi non è il segretario di Forza Italia, ne è il padrone. Dunque la poltrona è sua per censo. In ogni caso si tratta di previsioni. Il voto, quello vero, ormai è vicino