«Sono ancora ottimista, il governo non rischia. Questo governo non si fa senza Cinquestelle. Il governo è nato con i Cinquestelle, non si accontenta di un appoggio esterno». Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si esprime così aprendo la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. «L'interesse degli italiani è preminente nei nostri legislatori e nelle forze che sostengono questo governo». «All'inizio del governo - ricorda - durante le consultazioni preliminari ho detto a tutti "questo governo non si fa senza Cinquestelle" e questa resta la mia opinione». «Nessuno lo ha chiesto, tutti hanno escluso questa possibilità o questa esigenza», dice Draghi rispondendo ad una domanda sull'ipotesi di rimpasto. «Il M5S ha dato un contributo importante all'azione di governo in questi ultimi mesi, sono certo che continuerà a darli nei prossimi mesi. Il presidente Conte ha confermato che non è intenzione del M5S uscire dal governo» o «limitare l'appoggio all'appoggio esterno. Mi baso su queste rassicurazioni. Il governo è nato con i Cinquestelle, non si accontenta di un appoggio esterno. Valuta troppo il contributo dato dai Cinquestelle per accontentarsi di un appoggio esterno». Negli ultimi 2 giorni, si è parlato di voci e rumors secondo cui Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo la rimozione di Giuseppe Conte dai vertici del Movimento 5 Stelle. «Non ho mai fatto queste dichiarazioni. Mi dicono che ci sono riscontri oggettivi: vediamoli, li aspetto. Non ho mai neanche pensato di entrare nelle questioni interne di un partito. Credo che anche Grillo abbia smentito ieri sera. Lavoro come tutti i membri del governo per l'interesse degli italiani, non capisco perché mi si voglia tirare dentro questa faccenda, che mi è estranea. In ogni caso, sono in contatto con Conte». «Permettetemi una considerazione sull'azione di governo. I risultati importanti sul fronte internazionale e sul fronte nazionale sono il merito di questa maggioranza, di saper prendere decisioni con generosità e con l'interesse dell'Italia come bussola», esordisce Draghi. «Abbiamo davanti molte sfide: dalla guerra in Ucraina al Pnrr ai rincari energetici, alla siccità. Sono convinto che potremo superare queste sfide se sapremo mostrare la stessa convinzione che abbiamo mostrato in questi mesi di governo».