Sono ufficialmente 51 i fuoriusciti dai 5 Stelle che con Luigi Di Maio hanno formato il nuovo gruppo Insieme per il futuro a Montecitorio. La scissione toglie ai 5 Stelle di Giuseppe Conte il primato di gruppo più numeroso. Ora è la Lega di Matteo Salvini la prima forza, in termini di numeri, alla Camera con 132 deputati. Seguono i 5 Stelle con 105, il Pd con 97, Forza Italia con 83, il Misto con 67. Il gruppo dei dimaiani diventa il sesto per consistenza numerica.

Draghi alla Camera: «Continueremo a sostenere Kiev»

Anche oggi, come accaduto ieri in Senato, il ministro degli Esteri è seduto accanto al presidente del Consiglio Mario Draghi. Il quale ha ribadito alla Camera che «l’Italia continuerà a lavorare con l’Unione europea e i nostri partner del G7 per sostenere l’Ucraina, ricercare la pace, superare questa crisi. Questo è il mandato che il governo ha ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida per la nostra azione». Draghi ha sottolineato come «gran parte dei Paesi vicini alla Russia, grandi e piccoli, guardano ora all’Unione Europea per la sicurezza, per la pace, per la stabilità. Il percorso da Paese candidato a Stato membro è lungo per via delle impegnative riforme strutturali richieste. Ma il segnale europeo deve essere chiaro e coraggioso da subito. Oggi i Paesi, tra l’altro, sono in grado di portare avanti queste riforme strutturali più velocemente rispetto al passato». Sul capitolo energia, per il premier «l’Europa deve muoversi con rapidità e decisione per tutelare i propri cittadini dalle ricadute della crisi innescate dalla guerra. Dall’anno scorso l’Italia ha stanziato circa 30 miliardi di euro in aiuti a famiglie e imprese. Parte di questi interventi sono stati finanziati con un contributo straordinario delle grandi aziende energetiche, che hanno maturato profitti enormi grazie all’aumento dei prezzi. Con questa misura abbiamo dunque chiamato le imprese che hanno beneficiato di rincari eccezionali a compartecipare a costi che tutta la società sta sopportando. È stata una scelta dettata da un principio di solidarietà e di responsabilità». Infine la "guerra del grano": «Il conflitto in atto rischia di creare una crisi umanitaria di dimensioni straordinarie. Le forniture di grano sono a rischio nei paesi più poveri del mondo».

Nasce Insieme per il futuro, ecco chi segue Di Maio

Al termine delle comunicazioni del premier, Fico ha richiamato all'ordine alcuni deputati di Alternativa che hanno esposto in aula dei cartelli con scritto "Stop invio armi". «Abbassate i cartelli, liberate l’emiciclo», ha ammonito il presidente della Camera. Tra i deputati richiamati dal presidente Fico anche Sara Cunial. In apertura di seduta, Fico ha annunciato la nascita del gruppo Insieme per l’Italia, dando lettura dei deputati che hanno aderito alla formazione a cui ha dato vita Luigi Di Maio. Hanno aderito al gruppo i deputati ex M5s Cosimo Adelizzi, Roberta Alaimo, Alessandro Amitrano, Giovanni Luca Aresta, Sergio Battelli, Luciano Cadeddu, Vittoria Casa, Andrea Caso, Giampaolo Cassese, Laura Castelli, Luciano Cillis, Federica Daga, Paola Deiana, Daniele Del Grosso, Margherita Del Sesto, Luigi Di Maio, Giuseppe D’Ippolito, Gianfranco Di Sarno, Antonio Di Stasio, Manlio Di Stefano, Francesco D’Uva, Mattia Fantinati, Marialuisa Faro, Luca Frusone, Chiara Gagnarli, Filippo Gallinella, Andrea Giarrizzo, Conny Giordano, Marta Grande, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Luigi Iovino, Giuseppe L’Abbate, Caterina Licatini, Anna Macina, Pasquale Maglione, Alberto Manca, Generoso Maraia, Vita Martinciglio, Dalila Nesci, Maria Pallini, Gianluca Rizzo, Carla Ruocco, Manuele Scagliusi, Davide Serritella, Vincenzo Spadafora, Patrizia Terzoni, Gianluca Vacca, Simone Valente, Stefano Vignaroli. Oltre ad Antonio Lombardo, ex Coraggio Italia.