Si apre, e molte probabilmente si chiuderà, al buio la prima giornata per l'elezione del tredicesimo presidente della Repubblica del Quirinale. A partire dalle 15 a Montecitorio cominceranno a votare i grandi elettori, diventati 1008 dopo la morte, ieri sera, del deputato Fi Enzo Fasano. La prima elezione in era Covid richiede misure di prevenzione attente: si vota in 50 alla volta, massimo 200 persone in Aula e per i contagiati è previsto il voto drive in nel parcheggio di via della Missione. Ma, nonostante i contatti frenetici e gli incontri previsti in mattinata, è stallo tra i partiti e l'indicazione della maggior parte dei gruppi per la prima chiama, che prevede i due terzi dei votanti, sarà di votare scheda bianca.

Quirinale, gli incontri in programma prima del voto

Nel frattempo i leader cercheranno la via per uscire dall'impasse mentre di buon mattino il premier Mario Draghi è rientrato a Roma dopo un week end a Città della Pieve. Draghi al Colle «potrebbe garantire il percorso delle riforme; al contrario, se non venisse eletto, il suo ruolo di premier verrebbe indebolito», sostiene il Financial Time alla vigilia del voto. C'è attesa in mattinata per l'incontro tra Enrico Letta e Matteo Salvini mentre alle 11 dovrebbe andare in scena un altro vertice fra Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. Hanno già deciso per la scheda bianca i grandi elettori di Iv e nella stessa direzione dovrebbe andare anche Fratelli d'Italia, che riunisce i suoi alle 10.30. Alle 11 si riuniranno per decidere «quale proposta fare e quale atteggiamento assumere nelle prime votazioni» quelli di Azione e +Europa. Alla stessa ora il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa ha convocato i grandi elettori del suo partito e alle 13.15 Montecitorio si terrà l'assemblea dei grandi elettori di Forza Italia-Udc. Alle 14, poi, è in programma quella di Coraggio Italia.