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Bartoli
«A seguito dell’entrata in vigore del decreto sulla presunzione d’innocenza è necessaria la definizione di linee guida nazionali, chiare e trasparenti, per garantire il diritto dei cittadini di essere compiutamente informati in relazione ai procedimenti penali». Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, ha scritto al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura e al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione «auspicando un loro intervento urgente finalizzato ad evitare il rischio che possa calare il silenzio sulle inchieste, magari proprio quelle a carico di personaggi importanti».
Bartoli, pur condividendo l’obiettivo nobile che si pone il decreto 188 del 2021, ovvero quello di assicurare «il diritto della persona sottoposta a indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili», ha evidenziato «le forti preoccupazioni dei giornalisti - si legge in una nota - di fronte ad un provvedimento che concentra nelle mani di una sola persona, il Procuratore della Repubblica, la possibilità di scelta di quali notizie l’opinione pubblica debba conoscere e quali no, senza alcun controllo o bilanciamento di sorta, con il rischio di pericolosi "bavagli".