Una bolla di sapone l'inchiesta contro Luca Morisi. La procura di Verona, com’era prevedibile, ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico dell'ex Guru social di Matteo Salvini, accusato di aver ceduto sostanza stupefacente a due ragazzi durante un “festino”. La conferma arriva dalla procuratrice Angela Barbaglio, che specifica: «La richiesta di archiviazione è per particolare tenuità del fatto» scrive il Corriere della Sera. Luca Morisi aveva ammesso di aver acquistato la cocaina per la serata, ma aveva negato di aver procurato la «droga dello stupro». Tesi confermata dalle chat di quella notte da uno dei due ragazzi rumeni: «Ti portiamo G. Tu cosa usi?». L’ex capo social della Lega, dopo aver appreso dell’inchiesta, aveva commentato così la vicenda: «Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo. Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso». Per Luca Morisi, dunque, l'incubo giudiziario volte (per fortuna) al termine.