«Come sapete sono stato vittima della Bestia leghista in molte circostanze. E non mi sfugge che il capo della bestia - assieme a Salvini - fosse Luca Morisi. Non posso certo definirlo un amico, insomma. Ma proprio per questo trovo vergognoso il modo con il quale la vicenda Morisi è stata spiattellata sui giornali». Lo scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi nella sua ultima e-news. «Partecipare a »festini gay« non è reato, ma la vita privata di Morisi è stata raccontata nei dettagli pur in assenza di un reato. Si dirà: chi di Bestia ferisce, di Bestia perisce. Vero. Ma questa non è civiltà, questa è la barbarie. Abbiamo superato da secoli la filosofia della legge del taglione, occhio per occhio, dente per dente. I media, prima ancora che gli investigatori, dovrebbero riflettere su come garantire e difendere il diritto alla riservatezza dei cittadini. Anche se sono nostri avversari politici, soprattutto se sono nostri avversari politici, noi dobbiamo praticare la civiltà. Noi NON siamo la Bestia. E quindi possiamo dirlo ad alta voce: ciò che ha dovuto subire Morisi in questi giorni è una schifezza».