LItalia corre oltre le attese. Nel terzo trimestre, segnala la stima preliminare dellIstat, il Pil è cresciuto del 2,6% su base congiunturale e del 3,8% in termini tendenziali. Un dato che va oltre le stime degli analisti che puntavano su incremento del 2,1%. La crescita acquisita per il 2021 è pari al 6,1%. Insomma, se anche il quarto trimestre si chiudesse a quota zero, lincremento dellattività economica sarebbe superiore al +6% previsto dal governo nella Nadef. «Dopo un secondo trimestre del 2021 in forte recupero», ha spiegato lIstat, «nel terzo trimestre dellanno leconomia italiana ha registrato una crescita ancora molto sostenuta. Il risultato ha beneficiato, per il secondo trimestre consecutivo, di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, e di una crescita dellindustria. Lincremento tendenziale del Pil è anchesso marcato nel terzo trimestre dellanno e segue il recupero eccezionalmente ampio del secondo trimestre, derivato dal confronto con il punto di minimo del secondo trimestre del 2020». A correre però è anche linflazione. Secondo le stime preliminari dellistituto, a ottobre, ha accelerato ancora per il quarto mese consecutivo ed è salita dello 0,6% rispetto a settembre. Su base tendenziale lincremento si è attestato al 2,9% dal 2,5% del mese precedente, segnando il dato più alto da settembre 2012. A pesare è stata soprattutto la corsa dei beni energetici, che sono aumentati del 22,9% su base annua e hanno contribuito da soli per quasi due punti percentuali allinflazione. Le cose non sono andate meglio a livello di Eurozona, dove i prezzi al consumo sono balzati del 4,1% su base annua. Nel resto dEuropa è cresciuta oltre le attese anche la Francia, il cui Pil è salito del 3% nei tre mesi estivi e si è riportato ad appena lo 0,1% dai livelli pre-Covid. In difficoltà invece è risultata la Germania, dove lincremento dellattività economica nel terzo trimestre si è fermato all1,8%, contro latteso +2,2%. E meno delle stime ha portato a casa anche la Spagna, con il prodotto che è aumentato del 2%, a fronte del previsto +2,7%. Nel complesso dellEurozona, il Pil è avanzato del 2,2%, con lAustria (+3,3%) che ha registrato laumento più elevato e il Portogallo (+2,9%) che ha soffiato allItalia il terzo gradino del podio.