Per attendere la decisione sul ricorso presentato dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi contro la nomina di Michele Prestipino a procuratore di Roma bisognerà attendere il prossimo 8 luglio. Lo ha deciso questa settimana il Consiglio di Stato. All’udienza di giovedì scorso, Prestipino, Lo Voi ed il Consiglio superiore della magistratura tramite l’Avvocatura dello Stato hanno chiesto ed ottenuto un rinvio per lo sviluppo delle difese e ulteriori impugnazioni reciproche. La prima conseguenza del rinvio della pronuncia della quinta sezione di Palazzo Spada, presidente Giuseppe Severini, è uno stop alla nuova decisione del Csm sul vertice dell’ufficio inquirente della Capitale. Ad essere penalizzato è certamente il procuratore generale di Firenze Marcello Viola che nei giorni scorsi ha visto essere accolto il proprio ricorso  contro la nomina di Prestipino. Viola aveva vinto anche al Tar del Lazio. Per i giudici amministrativi il Csm  aveva escluso la sua domanda per Roma in maniera immotivata, non tenendo poi in considerazioni i titoli posseduti e l’esperienza professionale maturata negli anni.  Il pg di Firenze, votato a maggio del 2019 dalla Commissione per gli incarichi direttivi, era stato , dopo lo scoppio dell'affaire "Palamara", cassato dal Csm che aveva deciso di annullare quella votazione, ripetendola.  Il Csm, preso atto della sentenza favorevole a Viola, aveva dichiarato che  non avrebbe proceduto ad alcuna nuova valutazione se prima i giudici amministrativi non si fossero espressi anche su Lo Voi. A questo punto per la decisione finale bisognerà attendere diversi mesi. Difficilmente, infatti, il Consiglio di Stato depositerà la sentenza prima della pausa estiva di agosto. Se ne riparlerà in autunno. Viola, comunque, potrebbe chiedere nelle prossime settimane l’ottemperanza della sentenza al Consiglio di Stato e la nomina di un commissario ad acta. Non è la prima volta che accade. Già in passato i giudici amministrativi hanno incaricato, quasi sempre il vice presidente del Csm, di eseguire le loro sentenze. Il pg di Firenze ha provveduto, comunque, alla notifica della sentenza del Consiglio di Stato tramite i propri avvocati già questa settimana. La discussione sulla nomina del procuratore di Roma non potrà, nei prossimi mesi, non interfacciarsi con  quella dei capi di altre importanti Procure. Da più parti si vocifera della necessità di trovare un accordo a Palazzo dei Marescialli. Lasciando Prestipino a Roma e dirottando Viola a Palermo come procuratore generale al posto di Roberto Scarpinato, in pensione dal prossimo febbraio. Lo Voi, invece, pare sia ben visto come nuovo procuratore nazionale antimafia quando Federico Cafiero de Raho lascerà per raggiunti limiti di età fra quale mese. Va ricordato che Lo Voi, comunque, era inizialmente il candidato della sinistra giudiziaria per piazzale Clodio. Considerati gli ottimi rapporti con Giuseppe Pignatone, la sua sarebbe stata una nomina all’insegna della continuità. Per quanto concerne infine Prestipino, è innegabile che la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato la sua nomina a procuratore di Roma illegittima stia pesando dal punto di vista dell’immagine. La Procura presso il Tribunale più grande d’Europa è oggi con il proprio capo “azzoppato” dai giudici amministrativi. Una decisione celere avrebbe aiutato a superare questo momento di difficoltà.