“Ora basta con la raffigurazione degli avvocati come se fossero ‘furbetti saltafila’, non è più tollerabile la strumentalizzazione politica, e non solo, dei vaccini somministrati agli avvocati che, in virtù di provvedimenti regionali e comunicazioni del ministero della Salute in alcune regioni, come Toscana e Sicilia, sono regolarmente entrati nel piano vaccinale in quanto categoria destinataria del vaccino Astrazeneca che come è noto era inizialmente riservato a persone sotto i 55 anni e solo in seguito autorizzato anche per gli over 65". A dirlo è la presidente facente funzioni del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi. "Nessun avvocato ha mai inteso sottrarre e di fatto non ha mai sottratto dosi di vaccino destinati alla popolazione più fragile a cui comunque sono riservati i vaccini Pfizer e Moderna - si legge nella nota. La comunicazione fuorviante veicolata da alcuni media che normalmente ignorano la nostra categoria anche quando sarebbe utile richiamarne la funzione e dichiarazioni, il cui significato è stravolto e strumentalizzato per motivi tutt’altro che etici, hanno creato una querelle di basso profilo da cui prendiamo le distanze per non offendere la memoria delle colleghe e dei colleghi vittime del Covid e per difendere avvocate e avvocati vittime del pregiudizio”, conclude Masi. - Leggi anche: La foto di Draghi in fila per il vaccino è il frutto avvelenato del populismo