In barba a Rousseau. Il Movimento 5 Stelle entra ufficialmente nella Giunta regionale del Lazio senza passare per la piattaforma di Davide Casaleggio. Roberta Lombardi e Valentina Corrado siederanno al fianco di Nicola Zingaretti: una da assessora alla Transizione ecologica e la Trasformazione digitale, l’altra titolare del Turismo e degli Enti locali. È una svolta epocale per la storia pentastellata, che per la prima volta certifica in una Regione l’esistenza di un’alleanza giallo- rossa oltre i confini strettamente parlamentari. Del resto, è stata proprio Lombardi a inaugurare il dialogo coi nemici giurati del Pd, conducendo un’opposizione non ostile, nei mesi in cui Giuseppe Conte governava ancora col sostegno della Lega.

All’epoca l’ex deputata si attirò le ire di mezzo partito. Oggi tutti plaudono al nuovo matrimonio giallo- rosso: da Vito Crimi a Luigi Di Maio, fino al presidente della Camera, Roberto Fico, da sempre sostenitore della vocazione progressista del Movimento.

Ma la portata storica dell’ingresso in Giunta non si esaursce al dato politico, la strutturazione dell’alleanza, coinvolge le dinamiche interne al mondo grillino. Perché la scelta di aderire al progetto zingarettiano non è passata attraverso alcuna ratifica online degli iscritti, visti i rapporti ormai glaciali con Casaleggio e la sua creatura Rousseau.

«Purtroppo la fase di riorganizzazione del Movimento e la ridefinizione dei rapporti interni non ci consente di consultare i nostri iscritti, come facciamo abitualmente», spiega il M5S Lazio. Il voto della base è rimandato a data da destinarsi. Ma sono solo dettagli.

«Visto che questo percorso di condivisione sui temi, oltre a trovare una rispondenza nell’assetto nazionale già dal Conte II, è stato anche condiviso e approvato dal cofondatore del MoVimento, Beppe Grillo, e dal reggente del M5S, Vito Crimi, abbiamo deciso di proseguirlo e potenziarlo accettando la proposta della maggior di entrare nella Giunta Zingaretti», scrivono ancora i grillini laziali. «Ci auguriamo che questo passaggio inauguri una più ampia stagione di collaborazione sui temi anche a livello territoriale».