«Penso che gli avvocati siano una delle categorie sicuramente più esposte al contagio, perché operano quotidianamente, per molte ore al giorno, negli spazi chiusi dei tribunali. Quindi se si ragiona in termini di esposizione al rischio e di essenzialità del servizio, a meno che non si voglia mettere in discussione il servizio giustizia, credo che fare una polemica su questo sia veramente privo di senso». Lo dice all’AdnKronos il presidente dell’Unione delle Camere penali, Giandomenico Caiazza, a proposito delle polemiche su alcuni politici iscritti anche all’albo dell’Ordine degli Avvocati che in Toscana hanno potuto ricevere la prima dose di AstraZeneca. «Se invece - aggiunge Caiazza - si abbandona il criterio delle categorie esposte, che è stato seguito finora, e si vuole fare seccamente per età, allora è chiaro che non c’è motivo per derogare. Ma se c’è comunque la strada delle categorie a rischio, non vedo per quale ragione si debba criticare l’individuazione degli avvocati, che lo sono sicuramente, lo sono forse più degli insegnanti, visto che i due terzi delle scuole sono in smart working. Perché questa polemica non viene fatta per gli insegnanti?», conclude Caiazza.