Gli Stati Uniti superano l'Italia e registrano il nuovo numero record di decessi per cooronavirus: oltre 2000 in un solo giorno. Secondo i dati della Johns Hopkins University, sono 2.108 le persone sono morte nelle ultime 24 ore, mentre i casi di contagio confermati superano il mezzo milione. Gli esperti della task force della Casa Bianca per l'emergenza Covid-19 affermano che l'epidemia sta iniziando a stabilizzarsi. Secondo la dottoressa Deborah Birx, componente della squadra speciale, i segnali portano a ritenere che l'epidemia si stia stabilizzando, ma ha avvertito: «Per quanto incoraggianti, non abbiamo raggiunto il picco». Per il presidente Donald Trump il bilancio delle vittime sarà inferiore rispetto alle previsioni iniziali - secondo le quali si sarebbe arrivati almeno a 100.000 decessi -, aggiungendo: «Stiamo vedendo chiari segni del fatto che la nostra strategia aggressiva stia salvando innumerevoli vite». I casi globali confermati sono ora 1,6 milioni, ma i numeri reali di infezioni - ma anche di decessi - sono, probabilmente, molto più elevati, in parte a causa di carenze nei test. Gli Stati Uniti hanno ora almeno 18.693 morti e 500.399 casi confermati, secondo Johns Hopkins, che sta monitorando la malattia a livello globale. Circa la metà dei decessi sono stati registrati nell'area di New York, con almeno 7.844 morti confermati nella giornata di venerdì. L'Italia ha invece raggiunto quota 18.849 decessi, mentre nel mondo oltre 102.000 persone sono morte con il virus. La Spagna conta quasi 16.000 decessi, mentre in Francia sono oltre 13.000 le persone hanno perso la vita. Secondo gli studiosi della Johns Hopkins, il picco delle vittime, negli Stati Uniti, sarebbe arrivato ieri, per poi diminuire gradualmente, scendendo a circa 970 persone al giorno entro il 1 ° maggio. Ed è proprio quello il giorno in cui i membri dell'amministrazione Trump hanno indicato come possibile data per iniziare a far ripartire l'economia. «Voglio aprire il prima possibile», ha dichiarato Trump durante un briefing di ieri alla Casa Bianca -. Direi senza dubbio che è la decisione più grande che abbia mai dovuto prendere». Tuttavia, ha assicurato, «nessuna azione sarà intrapresa fino a quando il paese non sarà sano. Non vogliamo tornare indietro e ricominciare da capo». Gli aiuti all'Italia E intanto il tycoon pubblica il memorandum per offrire assistenza all'Italia, uno degli «alleati più stretti e di vecchia data» degli Stati Uniti. «Anche se la priorità del governo americano è prima di tutto nei confronti degli americani, andare in aiuto dell'Italia aiuterà a combattere l'epidemia del coronavirus e mitigare l'impatto della crisi, dimostrando allo stesso tempo la leadership americana di fronte alle campagne di disinformazione cinesi e russe», si legge nel memorandum. Gli aiuti serviranno anche a ridurre il rischio di una nuova ondata di infezioni dall'Europa agli Stati Uniti. Viene inoltre messo a disposizione il personale militare americano in Italia per la costruzione di ospedali da campo, per il trasporto di carburante e alimentari e per servizi di telemedicina agli ospedali italiani. Trump, dunque, promette di «rispondere all’urgente bisogno dell’Italia di equipaggiamento medico e forniture per combattere l’epidemia», senza intaccare quelle «forniture necessarie» per affrontare l’emergenza interna agli Stati Uniti. Toccherà al segretario alla Difesa, aggiunge il capo della Casa Bianca, identificare le forniture in eccesso che potranno essere trasferite al segretario di Stato e da qui consegnate all’Italia. Gli Stati Uniti, sfruttando la rete che vede 30 mila dipendenti delle forze armate americane di stanza in Italia, e il lavoro, tra le altre, delle ambasciate americane a Roma e presso la Santa Sede, offriranno agli ospedali servizi di telemedicina, assistenza nel montaggio di strutture da campo non americani, cibo e assistenza tecnica, oltre a «facilitare i contatti tra le autorità italiane e le aziende americane» per le forniture di quegli elementi richiesti dalle autorità e dalle strutture sanitarie.