Mentre la crisi politica del governo gialloverde aspetta di arricchirsi di un nuovo capitolo, che verrà scritto il 20 agosto quando il presidente del Consiglio Conte capirà quale sarà la sua sorte di fronte alla mozione di sfiducia leghista, i leader degli schieramenti affilano le armi a suon di dichiarazioni. SALVINI APRE AI 5STELLE Aveva cominciato ieri Salvini paventando una riapertura nei confronti del Movimento 5 Stelle dichiarandosi pronto ad una telefonata da parte degli ex alleati, un’attesa che dovrebbe andare delusa, a meno di sorprendenti ribaltoni, vista la risposta netta di Di Maio: «la frittata è fatta». LA RISPOSTA GRILLINA Il capo politico del 5Stelle ha poi ribadito oggi via Facebook che non intende mollare. Tradotto non ci dovrebbero essere ripensamenti. Anche se Matteo Renzi non è proprio così sicuro che alla fine non avvenga una ricomposizione fra i sottoscrittori del famoso “contratto” di governo. I DUBBI DI RENZI Per l’ex segretario del Pd: «Salvini sente scivolarsi via la poltrona e sa che solo con il potere potrà avere ancora un futuro. Il capitano si è impaurito di brutto. E dunque offre tutto a Di Maio. Scene da far impallidire il calciomercato. Adesso vedremo che cosa farà il Movimento Cinque Stelle: può davvero accadere di tutto». DEL RIO: CONTRATTO ALLA TEDESCA Ma soprattutto è stato proprio Conte che con una lettera, piena di risentimento anche umano, ha dipinto un Salvini ossessionato dalla chiusura dei porti più che dal lavoro del governo proprio mentre è in corso l’ennesimo braccio di ferro con l’Ong Open Arms arrivata a poche miglia di Lampedusa e con una situazione limite a bordo. Oggi invece è stata la volta di un autorevole esponente del Pd a far capire quali potrebbero essere gli sviluppi di una convergenza tra i Dem, e i grillini. Intervenendo a Radio Capital Graziano Del Rio ha auspicato un «un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta. Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del paese, convocando le menti migliori, per dare un'impronta diversa. Questo paese finora è stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l'immigrazione. Mi fa piacere che Conte ne abbia preso atto. Il problema invece è il lavoro, dobbiamo abbassare il cuneo fiscale, c'è il tema del salario minimo». Non proprio temi da governo a tempo ma l’obiettivo è sempre Salvini: «ha fatto errore clamoroso, un autogol e ora è terrorizzato dall'idea di un accordo tra noi e il Movimento 5 stelle». Per Del Rio Salvini «ci ripenserà e tornerà indietro sarà il suo suicidio politico. Infatti secondo me non ci ripensa, sta semplicemente capendo che ha sbagliato le mosse ma siccome è abile sa che tornare indietro gli farebbe perdere credibilità e sarebbe un suicidio».