«La polizia gli ha fatto assaggiare i manganelli. Finalmente!». Fa discutere il post del militante dem Joseph Gianferrini, in riferimento al corteo del Primo maggio a Torino, durante il quale la polizia ha caricato i manifestanti No Tav per alleggerire la pressione sui rappresentanti del Pd.

«I soliti teppisti No Tav - ha scritto - con Askatasuna accompagnati da una nutrita flotta di consiglieri comunali e regionali dei 5Stelle hanno partecipato al corteo con un unico scopo: far abbandonare il corteo al Partito Democratico.

Ci hanno urlato di tutto, ci hanno riempito di insulti e sono arrivati anche alle mani».

Critiche da parte di chi lo ha paragonato a Salvini per aver gioito per l’uso dei manganelli. «Non mi sento fascista per quello che ho detto», ha commentato.

E Paolo Furia e Mimmo Carretta, segretari del Pd Piemonte e Torino, hanno replicato: «Il Pd non gioisce per manganellate, repressioni, o altre forme di violenza.

Nessuno di noi ha auspicato che la polizia facesse ' assaggiare i manganelli' a nessuno, ci aspettavamo, questo sì, che venisse riconosciuto il nostro diritto a manifestare in pace».