Camera ha approvato con 280 sì, 135 no e 10 astenuti, la proposta di legge che modifica l’articolo 416- ter del codice penale in materia di voto di scambio politico- mafioso, già licenziata in Senato, dove però dovrà tornare per l’approvazione definitiva. Il provvedimento modifica l’articolo 416 ter del codice penale, e prevede fino a un massimo di 15 anni di carcere.

La proposta di legge, targata 5 stelle, è composta di un solo articolo: «Chiunque accetta, direttamente o a mezzo di intermediari, la promessa di procurare voti da parte di soggetti appartenenti alle associazioni di cui all’articolo 416- bis, o mediante le modalità di cui al terzo comma dell’art. 416- bis in cambio dell’erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità o in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell’associazione mafiosa è punito con la pena stabilita nel primo comma dell’articolo 416- bis». In sostanza, la nuova formulazione della norma punisce con la reclusione da 10 a 15 anni ( stessa pena prevista per l’associazione mafiosa dall’art.

416- bis, primo comma, del codice penale) l’accettazione, diretta o a mezzo di intermediari, della promessa del sostegno elettorale. I voti saranno procurati: da soggetti appartenenti ad associazioni mafiose oppure mediante modalità mafiose. Inoltre, estende la punibilità anche ai casi in cui la condotta incriminata sia stata realizzata mediante il ricorso ad intermediari.

Durissimo il Pd: «È vergognoso come questo governo e questa maggioranza demoliscano tutte le norme antimafia approvate nella scorsa legislatura. Oggi hanno continuato abbattendo la legge che colpisce il voto di scambio politico- mafioso», ha dichiarato Walter Verini.