IL CREMLINO PROMETTE «CONTROMISURE NEL BALTICO»

«L’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato cambierebbe radicalmente la situazione politico- militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive' con ' conseguenze tra le più indesiderabili». Il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ex ambasciatore presso l'alleanza atlantica, descrive così la situazione che si è venuta a creare dopo che i paesi scandinavi hanno espresso desiderio di far parte della Nato.

L'Alleanza ha fatto sapere che le procedure di ammissione saranno concluse entro l'estate, In ogni caso sono terminate proprio ieri manovre congiunte con i due paesi. I russi dunque stanno reagendo trovandosi un mar Baltico ' ostile', in questo senso c'è da tenere in grande considerazione l'affermazione dell'ex presidente russo Medvedev che, vista la fine della storica neutralità dei due paesi, prevede un'opzione nucleare come forma difensiva nell'area.

Il rumore delle armi però richiama alla situazione del presente. Secondo la Russia, Kiev avrebbe lanciato una serie di attacchi transfrontalieri su alcuni villaggi nella zona est. Sotto attacco la regione di Belgorod, la stessa oggetto dell'incursione aerea contro depositi di carburante mai rivendicata dall'Ucraina. Il governatore della zona, Vyacheslav Gladkov, ha reso noto attraverso la messaggistica di Telegram che «Il villaggio di Spodaryushino è stato sottoposto al fuoco dell'Ucraina». Non si segnalano vittime o feriti.

Un altro punto caldo è stato il posto di frontiera di Bryansk dove sarebbero caduti dei colpi di mortaio. Nessuno è rimasto ferito nell'incidente, ma alcuni veicoli sono stati danneggiati, ha detto un portavoce del servizio di sicurezza russo FSB alla televisione di stato. Secondo Mosca però nella stessa zona sarebbero stati attaccati edifici residenziali nel distretto di Klimovsky. Il risultato sarebbe quello di 7 persone ferite. Kiev non ha ammesso le azioni accusando i servizi segreti di Mosca di una false flag, per i russi però c'è abbastanza per minacciare ritorsioni sulla capitale ucraina.

Versioni contrapposte sono anche quelle che riguardano un altro importante fatto militare di ieri. A largo di Odessa infatti gli ucraini hanno reso noto di aver colpito, con due missili Neptune, la nave lanciamissili, ammiraglia della flotta russa. Moscova. Secondo la marina di Kiev starebbe affondando. I russi hanno fornito una versione opposta, l'ammiraglia sarebbe ancora a galla, a bordo si sarebbe verificato un incendio che ha fatto esplodere le munizioni e costretto i 510 uomini dell'equipaggio ad essere evacuati. Al momento le fiamme sarebbero state domate. La perdita della nave per Mosca sarebbe un duro colpo, mentre si tratta di un importante obiettivo simbolico e militare per l'Ucraina che potrebbe avere anche un impatto materiale significativo sulle capacità navali della Russia. Più acclarata la situazione a Mariupol dove alla fine i russi controllerebbero quasi tutta la città a parte la piccolissima zona delle acciaierie dove sono asserragliati gli ultimi irriducibili difensori. Sebbene il sindaco Boychenko contesti la conquista della città, la notizia che i militari della 36esima brigata marine si siano arresi dà il senso che l'epilogo è giunto.