IERI IL LEADER CISL HA CONCLUSO A NAPOLI IL CONGRESSO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CISL

«Abbiamo chiesto unitariamente un incontro a Draghi per discutere le misure contro l’ascesa dei prezzi dei carburanti e del caro bollette »

«La Cisl è pronta alla sfida del rinnovo delle Rsu dal 5 al 7 aprile con la sua Federazione del Pubblico impiego, con il lavoro di rappresentanza e di contrattazione che portano avanti i delegati con passione e competenza, giorno dopo giorno. Più sarà forte il modello sindacale autonomo, responsabile e partecipativo della Cisl, più tutto il lavoro pubblico avra’ la sua giusta valorizzazione, ponendosi al centro delle sfide della ripartenza del paese». È stato un messaggio forte e chiaro quello lanciato ieri a Napoli dal Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra, intervenuto al Congresso nazionale della Funzione Pubblica Cisl, categoria alla cui guida è stato riconfermato Maurizio Petriccioli.

«I lavoratori pubblici, una Pubblica Amministrazione dinamica e generativa, possono davvero essere la carta vincente da giocare nella sfida per la crescita che abbiamo di fronte a noi», ha sottolineato iero Sbarra più volte interrotto da applausi convinti dei delegati.

«Bisogna voltare definitivamente pagina rispetto agli ultimi decenni in cui i dipendenti pubblici sono stati il “parafulmine” di governanti, politici e commentatori che troppo spesso, per nascondere limiti e incapacità, hanno preferito individuare colpevoli e costruire alibi, invece di cercare soluzioni. Con tutte le conseguenze del caso: tagli lineari feroci agli investimenti , criminalizzazione dei lavoratori e totale abbandono dei settori e delle strutture pubbliche».

Per la Cisl il momento di svolta c’è stato il 10 marzo di un anno fa, con la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Con la firma di quell’Intesa, dal punto di vista del metodo e del merito si è entrati in una fase nuova, che esalta il ruolo delle relazioni industriali e sposta finalmente il baricentro della regolazione lavoristica dalla legge ai contratti. «Ora bisogna attuare tutti i punti di quell’accordo», dice Sbarra. «È tempo di compensare la lunga stagione dei tagli con un grande investimento nei comparti della pubblica amministrazione Sanità pubblica e privata, enti locali, funzioni centrali, terzo settore, tutti segmenti indispensabili per trasformare le risorse del PNRR in cantieri concreti. Bisogna sbloccare le assunzioni, stabilizzare i precari, sviluppare la contrattazione, alzare i salari, puntare su formazione, innovazione, digitalizzazione».

In particolare nel patto per l’innovazione si riconosce alla pubblica amministrazione un ruolo di catalizzatore per la ripresa del paese, anche in vista dell’attuazione efficace e rapida del Pnrr. Questo è il metodo ed il modello vincente che per la Cisl e la Fp Cisl bisogna valorizzare per una prospettiva nuova di riforma della pubblica amministrazione che si può fare solo attraverso la partecipazione e la responsabilizzazione dei lavoratori. Una riforma che passa dal potenziamento delle infrastrutture digitali, ma anche da un forte investimento sulle persone. «Bisogna assumere maggiori competenze di natura tecnica amministrativa ed informatica. E poi occorre rafforzare quanto più possibile la formazione sul capitale umano presente nella pubblica amministrazione», ha aggiunto Sbarra. «Leggiamo quotidianamente dichiarazioni del ministro della Funzione pubblica Brunetta sull'innesto di quasi 100mila nuove unità nella pubblica amministrazione. Bene. Speriamo che tutto questo diventi presto esigibile, perché il tema delle nuove assunzioni è un tema che il sindacato sollecita e rivendica da anni».

Ma ieri il leader della Cisl ha parlato anche delle conseguenze del conflitto in Ucraina. «Quello che sta accadendo in Ucraina non ammette ambiguità. C’è una linea netta da tirare: da una parte le vittime, dall’altra i carnefici. Da una parte una democrazia e un popolo che sono stati attaccati. E dall’altra un autocrate che ha pianificato un’invasione che non può certo essere definita “difensiva”, quando è parte di un perverso disegno nazionalista ed espansionista. A questo proposito, condividiamo le decisioni assunte dal governo italiano e dai vertici europei sul piano delle sanzioni esemplari e degli aiuti logistici e materiali alla popolazione ucraina che sta resistendo eroicamente. Bisogna fare tutti gli sforzi diplomatici per fermare il conflitto. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti attivamente. Abbiamo così deciso di muoverci attivando un Fondo di solidarietà in cui convogliare le donazioni di lavoratori, pensionati e famiglie per finanziare progetti umanitari rivolti a rifugiati e profughi».

Naturalmente Sbarra non ha mancato di sottolineare ieri le preoccupazioni per gli effetti negativi sui costi di carburanti ed energia.

«La situazione è molto pesante. Abbiamo chiesto unitariamente un incontro a Draghi per discutere su quali misure il Governo assumerà nei prossimi giorni per frenare l’ascesa dei prezzi dei carburanti e del caro bollette», ha annunciato ieri Sbarrra. «È giusto utilizzare l’extra gettito Iva di questi mesi. Così come è doveroso tassare i maxi profitti delle imprese energetiche che stanno facendo “cartello” applicando aumenti ingiustificati dei prezzi, e utilizzare le entrate per alimentare il fondo contro il caro bollette. Bisogna proteggere il lavoro con adeguate risorse per i trattamenti di sostegno al reddito e la salvaguardia della occupazione, che ritorna ad essere minacciata dal combinato disposto della crisi energetica e delle strozzature nelle catene di approvvigionamento e intervenire a supporto delle famiglie e delle imprese in difficoltà. Fa bene Draghi a sostenere l'esigenza di porre un tetto europeo al prezzo del gas, ma contemporaneamente, sul piano nazionale, occorre sospendere le accise su carburanti e gas. Sullo sfondo bisogna poi mettere in campo una nuova strategia energetica che incrementi la produzione domestica di gas, puntando su combustibili verdi, diversificazione delle forniture, economie circolari, efficienza e risparmio energetico, rinnovabili semplificando e tagliando gli eccessivi iter autorizzativi. Occorre affrontare il tema della politica dei redditi e dell’emergenza energetica attraverso un confronto stabile e strutturato tra il governo, imprese e sindacati».

MAURIZIO PETRICCIOLI, CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE DELLA FP CISL, CON LUIGI SBARRA