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Associated Press/LaPresse
«Per scegliere l’Europa di domani, dobbiamo riconoscere come si sentono le persone oggi. Siamo in un periodo di profonda ansia e incertezza per gli europei. Le famiglie stanno soffrendo per il costo della vita e degli alloggi. I giovani sono preoccupati per il pianeta, il loro futuro e la prospettiva della guerra. Le aziende e gli agricoltori si sentono schiacciati. Tutto questo è un sintomo di un mondo in cui tutto è trasformato in un’arma e contestato. Dove c’è un chiaro tentativo di dividere e polarizzare le nostre società. Sono profondamente preoccupata per queste tendenze. Ma sono convinta che l’Europa, un’Europa forte, possa essere all’altezza della sfida. Ed è per questo che chiedo la vostra fiducia oggi». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento europeo per il voto di conferma a un secondo mandato
«Per la seconda volta – prosegue - l’affluenza alle elezioni europee è aumentata, invertendo un trend storico. Le persone in Europa ha dimostrato che ci tengono e che vogliono che la loro voce venga ascoltata. È un buon segno per la democrazia europea. Dobbiamo anche essere molto chiari sui pericoli che la nostra democrazia affronta. Le nostre società non sono mai state così polarizzate dalla fine della Guerra fredda. E permettetemi di essere chiara: noi difenderemo sempre la libertà. Ma la libertà non vuol dire avere il diritto di prendere tutto. Non è chi urla di più e non chi rispetta meno ha il diritto di potere. È lo Stato di diritto che rispettiamo, che ci unisce». «Nell’ultimo mese ho ascoltato tutte le forze democratiche in questo Parlamento in uno spirito di dialogo e rispetto e questo si riflette nelle linee programmatiche che ho appena presentato. Ora è tempo per le forze democratiche di unirsi e portare avanti l’Ue insieme. Perché è molto più ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide. E questa è l’essenza dell’Europa, è la storia dell’Europa. Siamo uniti nella diversità e nell’avversità», aggiunge von der Leyen.
«Per molto tempo abbiamo dato la democrazia per scontata, ora è minacciata», attacca la presidente della Commissione. «I nostri giornalisti, che ringrazio per il loro lavoro, stanno scoprendo spionaggio, disinformazione portati avanti da attori cinesi e russi. Mai nei recenti decenni è stato visto un alto livello attacco», dice. «Dobbiamo fermare attori stranieri nell’interferire nella nostra democrazia. E per farlo dobbiamo prendere misure forti. Se mi darete fiducia creeremo uno scudo per la democrazia europea». Quindi la critica alla visita del primo ministro ungherese Viktor Orban, presidente di turno del Consiglio Ue, a Mosca. «Non era una missione di pace - dice tra gli applausi al Parlamento Europeo a Strasburgo - non era nient’altro che una missione di appeasement». La politica dell’appeasement fu praticata a lungo da Gran Bretagna e Francia negli anni 30 del Novecento, nel tentativo di placare l’espansionismo della Germania di Adolf Hitler con concessioni territoriali.
Se la Lega ha già annunciato il voto contrario alla rielezione di von del Leyen, la delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo riferirà come ha votato sulla conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea solo dopo lo scrutinio. Secondo una fonte interna al gruppo dell’Ecr, non italiana, la «maggioranza» del gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento Europeo sarebbe «contraria» alla rielezione, ma «la libertà di voto del singolo eurodeputato» è «garantita» in ogni caso. E questo «vale anche all’interno della delegazione italiana». Ma quindi la soluzione potrebbe essere che venga lasciata libertà di voto, anche all’interno della delegazione italiana? «Penso di sì», risponde. Un’altra fonte, italiana, è scettica: «Non penso» che lasciare libertà di voto sia la soluzione, dice avviandosi verso la riunione della delegazione di Fratelli d’Italia. A questo punto, però, non votare a favore di von der Leyen per Fdi avrebbe poco senso: «Lo pensano in tanti», concorda. La decisione, conclude, verrà presa nella riunione della delegazione italiana.