“Non dì niente che siamo in campagna elettorale”. Giorgia Meloni si rivolge così a Daniele, evidentemente suo fruttivendolo di fiducia, in un video postato sui social la notte scorsa. Dal banco che ne è stracolmo, la leader di Fratelli d'Italia prende una ciliegia e la assaggia: il post è pubblicato poco prima della mezzanotte, il silenzio elettorale non è infranto. 

"Buonissima, ma che varietà è?", domanda quindi al commerciante che, senza aprire bocca, gira a favore di telecamera il cartellino giallo piantato nel mucchio. 'Varietà Giorgia', è la scritta che appare al posto del prezzo. Meloni a questo punto rivolge lo sguardo verso chi la riprende; e con un sorriso e facendo l'occhietto saluta i follower. Il video riporta alla mente quello pubblicato alla vigilia del voto per le ultime politiche. Ritraeva l'attuale presidente del consiglio con due meloni in mano: "25 settembre, e ho detto tutto...", l'unica frase che pronunciò in quella occasione.

Silenzio elettorale aggirato? I mugugni non mancano, nel giorno del voto. Dal viaggio in Albania ai provvedimenti del Consiglio dei ministri per abbattere le liste d'attesa in Sanità, le ultime iniziative di Meloni vengono contestate dalle opposizioni che le definiscono "spot elettorali", a quattro giorni dal voto per le Europee. Come era prevedibile, la campagna elettorale si fa incandescente quanto più ci si avvicina alle urne.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, definisce la visita della premier in Albania "un costosissimo spot elettorale". L'accordo con Tirana sui migranti, sottolinea Schlein, "doveva costare 650 milioni, stanno diventando 800. Non ci facciamo dire che non ci sono i soldi per assumere nella sanità pubblica, potevamo utilizzarle meglio lì queste risorse". Secondo Schlein, rispetto a gestire il fenomeno migratorio in Italia, farlo in Albania "con questo meccanismo costa molto di più, oltretutto calpestandone i diritti". In ogni caso, il Pd resta contrario "a questo accordo cinico, anche perché allunga le sofferenze delle persone salvate in mare. Il viaggio sarà allungato in Albania per crudeltà per poi tornare in Italia".

Ma non è solo il tema migranti a indispettire gli oppositori del governo di centrodestra: i provvedimenti per l'abbattimento delle liste d'attesa adottati ieri dal Consiglio dei ministri vengono infatti visti da Schlein come "una grave presa in giro agli italiani, con il decreto che non mette una risorsa in più. Se si vogliono davvero abbattere le liste d'attesa serve mettere molte più risorse e assumere personale". Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, punta sull'ironia: "Abbiamo risolto tutto, abbiamo fatto un solenne Cdm a tre giorni dalle elezioni e abbiamo detto 'senza una lira, i problemi della sanità sono risolti'. Sono stati davvero bravissimi...". Ospite in radio a 'Un giorno da pecora', Conte suona la chitarra e dedica 'Parole, parole' a Giorgia Meloni.

Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, porta la protesta direttamente in Albania e viene anche spintonato dalla sicurezza locale prima che la stessa premier intervenga per fermarla: "Abbiamo ascoltato i due presidenti fare le vittime - dice Magi - attaccare la libera stampa italiana, mi sarei aspettato dalla presidenza Meloni una parola di difesa al sistema dell'informazione italiano, invece hanno fatto le vittime e non hanno detto nulla su come questo centro funzionerà, o meglio su come non funzionerà".

Per Alleanza Verdi Sinistra "la premier sta conducendo una campagna elettorale intrisa di propaganda. Ieri - sottolinea Angelo Bonelli - ha dichiarato di voler migliorare le liste d'attesa nella sanità, ma non ha stanziato un centesimo per farlo, mentre investe un miliardo di euro per i centri migranti in Albania".

Intanto il leader della Lega, Matteo Salvini, che punta i riflettori della campagna elettorale sul generale Vannacci, rivela di aver chiamato l'ex presidente Usa, Donald Trump, per esprimergli solidarietà: "Ho espresso la mia vicinanza a Trump per le vicende giudiziarie che a molti italiani ricordano quelle di Silvio Berlusconi". Trump lo ha ringraziato per la vicinanza e Salvini conclude: "Non penso verrà fermato da queste inchieste. E lo ringrazio per aver apprezzato il nostro supporto".