«Un’occasione importante per ribadire la profonda amicizia che unisce Italia e Usa». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha descritto l’incontro alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Per poi ribadire che il faccia a faccia è servito anche a «discutere dei comuni interessi strategici», dall’Africa all’Ucraina. Nel secondo giorno di visita negli Usa l’inquilina di palazzo Chigi ha reso omaggio agli italiani sepolti nel Cimitero di Arlington dì Washington con una visita alla tomba del Tenente Luigi Bartolucci Dundas, che ha prestato servizio nella Marina Militare Italiana, medaglia di bronzo al valor militare.

Negli stessi momenti risuonava ancora l’eco della conferenza stampa di giovedì sera in cui la presidente del Consiglio si è presentata, da sola, davanti ai cronisti all’ambasciata italiana a Washington. Tanto che la questione ha suscitato la reazione della stampa statunitense, che si aspettava una conferenza stampa a due. «Non creiamo polemiche che non esistono - ha messo subito in chiaro Meloni - non avrei mai rifiutato: non ci è stata mai proposta».

Ma rientrato il caso, la leader di Fdi si è concentrata sull’incontro con Biden. «È nel momento di difficoltà che si riconoscono amici e alleati - ha detto - Quando è iniziata la guerra in Ucraina in molti scommettevano che l’Occidente non sarebbe stato capace di rimanere unito e invece è stato un grande segnale l'unità della Nato, la difesa del diritto internazionale che è la difesa dei più deboli».

Per poi ribadire la sovranità italiana sulla Nuova via della Seta cinese. «Se voi immaginate che l’approccio degli Usa sia chiedere o pretendere qualcosa dall’Italia, non è questo l’approccio - ha scandito la presidente del Consiglio - Si fidano dell'Italia, della nostra postura e quindi il ragionamento è più ampio sui rapporti con la Cina: c’è un rispetto tale per cui nessuno ritiene di poter dire cosa dobbiamo fare perché siamo considerati molto affidabili e seri».

Ma durante la visita ad Arlington è arrivata anche la delibera del pagamento della terza rata del Pnrr da parte della Commissione Ue e della delibera delle modifiche proposte dal governo per la questa. Notizia per la quale Meloni si è detta «molto soddisfatta». Si tratta, ha sottolineato Meloni, di «un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell'intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del governo con la Commissione europea». Con ringraziamento finale «alla presidente von der Leyen», al ministro con delega al Pnrr Raffaele Fitto e «tutti i Ministeri che hanno consentito di centrare questo obiettivo».