MAGGIORANZA ANCORA IN PIEDI GRAZIE AL PARTITO DI LUPI

Volano gli stracci in maggioranza il giorno dopo l’emendamento sul catasto proposto dal centrodestra e respinto per un solo voto dalla commissione Finanze della Camera. La resa dei conti è tutta interna a Forza Italia, che a ottobre in Consiglio dei ministri aveva dato il proprio via libera alla riforma per poi votare a favore dell’emendamento al quale il governo aveva dato parere contrario. E così, a salvare capre e cavoli è stato Alessandro Colucci, deputato di Noi con l’Italia, il cui voto, opposto alla coalizione di centrodestra ma in linea con il governo, ha salvato la maggioranza.

Eroe per un giorno ( almeno dalle parti di palazzo Chigi), Colucci spiega però di non dovere spiegazioni ai colleghi di schieramento e di aver semplicemente votato sul merito del provvedimento. «Non ho fatto i calcoli sui numeri in commissione quindi non avevo idea di quale effetto avrebbe prodotto il mio voto - ragiona col Dubbio La nostra posizione era chiara sia agli alleati sia al governo, quindi nessuno può sorprendersi di quanto accaduto».

Certo è che senza il suo voto la crisi di governo sarebbe stata reale, anche se nessuno dal governo l’ha chiamato per ringraziarlo, o quantomeno per offrirgli un caffè. «L’aggiornamento dei valori catastali non è la riforma del catasto puntualizza Colucci - E quindi non prevede l’incremento delle imposte sugli immobili: è semplicemente la necessità di fare un censimento e aggiornare dopo decenni la fotografia del nostro paese dal punto di vista degli immobili».

Di conseguenza, viene spontaneo chiedersi se l’emendamento del centrodestra, in piena guerra Ucraina- Russia, sia stato solo un pretesto per far saltare il banco. «Questo dovrebbe chiederlo a chi ha votato a favore - commenta salomonico - Quel che è certo è che il provvedimento del governo non provoca un aumento delle tasse: lo escludo categoricamente». Con buona pace di Forza Italia e degli alleati di centrodestra.