Lui chi è? Daniela Santanché, non parla a nuora perché suocera intenda, sul futuro del centrodestra in questa intervista con Il Dubbio va dritta al punto: «Berlusconi deve chiarire chi è per noi Parisi». Dopo il malpancismo dell'estate azzurra sul ruolo del manager-politico, la "Santa" (come recita il titolo del suo recente e fortunato libro "Sono una donna, sono la Santa" Mondadori) irrompe nel dibattito suscitato dalla convention di Stefano Parisi. Ma non è con l'ex direttore generale di Confindustria che se la prende, a differenza dei colleghi di Fi. Santanché va dritta all'origine dalla discesa in campo dell'ex candidato sindaco di Milano rivolgendosi a Silvio Berlusconi al quale chiede una volte e per tutte "chiarezza" sul ruolo di Parisi: «E' di Forza Italia o deve mettere in piedi un nuovo partito? ». Interrogativi posti nella certezza che per lei il centrodestra era e resta «Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia». Ovvero l'alternativa a Renzi, «no a ritorni al Patto del Nazareno».Onorevole Santanché, nel centrodestra, che sembra un cantiere o vari cantieri aperti, prevalgono più le divisioni o la pluralità delle proposte?In questo momento abbiamo Forza Italia, Fratelli d'Italia e la Lega. Questo è il perimetro delle alleanze. Che è anche plasticamente rappresentato dalle Regioni nelle quali governiamo: il Veneto, la Lombardia e la Liguria. Questa deve essere la partenza delle alleanze ma soprattutto di un programma risolutivo che sia per gli italiani. Ora la battaglia principe è il No al referendum e già qui c'è una grande scrematura tra chi sta con noi e chi invece è contro di noi e sta con Renzi. Detto questo poi tutto ciò che serve per allargare va bene...Come giudica il tentativo di Parisi? Lo ritiene già naufragato oppure serve ancora ad allargare?A me sembra che non abbia fatto altro che mettere insieme persone di Ncd, di Cl, di Forza Italia, programmi di Fi, società civile con una percentuale mi pare da zero,... quindi per adesso non vedo l'allargamento. Anzi, vedo anche che sta con chi al referendum vota Sì. Cosa che per me è inaccettabile.Lei insomma vede un'ambiguità nella posizione di Parisi, nonostante si sia espresso chiaramente per il No al referendum e per l'alternativa a Renzi?Sì, ma ha anche parlato a una platea dove c'è stato chi, ripeto, si è espresso per il Sì.Questo introduce un sospetto. Ma resta il fatto che l'ex candidato sindaco di Milano non nasce dal nulla, è stato mandato in campo da Berlusconi. O no?Infatti, io di Parisi non ho niente da dire. Anche perché io sono di Forza Italia e Parisi no. Lui ha detto che ha un incarico da Forza Italia. Quindi, siamo molto distanti. Il problema è Berlusconi non è mica Parisi. E' Berlusconi che deve fare chiarezza.Ma intanto il Cav sembra essere riuscito in una sorta di magheggio attraverso il quale è come ridisceso in campo per interposta persona nei vari cantieri aperti del centrodestra, dai quali emerge che comunque senza di lui non si può andare avanti... Ha riaffermato la sua centralità?Che Berlusconi sia fondamentale e senza di lui non si possa andare avanti non c'alcun dubbio. Ma se Berlusconi facesse anche scelte giuste in politica così come le ha fatte nelle imprese sarebbe un bel passo in avanti. Se pensa a chi ha candidato in questi anni e va a contare quanti di questi stanno oggi con Renzi... Ecco, sarebbe bene di errori così non farne più.Lei teme che Parisi possa ricalcare le orme degli Alfano e dei Verdini?Be' io sono abituata a Berlusconi. Lui fa un figlio e un orfano tutti i giorni.Sospetta che un ritorno al Patto del Nazareno sia sempre in agenda?Io tenderei ad escluderlo perché se Berlusconi rifacesse un errore del genere perderebbe di nuovo molti elettori che già male hanno sopportato i Monti, Letta e il Patto del Nazareno. Quindi credo che sbagliare è umano, perseverare diabolico.Colpisce il fatto che proprio nel momento in cui Renzi si trova in difficoltà, il centrodestra assomigli sempre più a una Torre di Babele. Come se lo spiega?E' colpa nostra se Renzi continua e continuerà a stare lì. Perché non siamo in grado di essere una vera alternativa a lui. Quindi, Renzi sta lì non perché sia forte ma perché noi siamo molto deboli come offerta politica e capacità di stare insieme.Ci sono anche 10 milioni di voti persi dal centrodestra. Ci sono i cosiddetti moderati da riconquistare. Non crede che una linea che abbia per baricentro l' asse del Nord possa essere da questo punto di vista d'ostacolo per il recupero del centro?La vedo diversamente. E' un grande miracolo che Forza Italia abbia ancora tutti i voti che ha. Dopo quello che è successo a Berlusconi, gli errori fatti con Monti, Letta e il Nazareno, è un grandissimo miracolo che ancora tanti milioni di elettori stiano ancora con noi. Poi se avremo la capacità di stare uniti sui programmi e le risposte agli italiani non abbiamo problemi a tornare maggioranza nel Paese. Però oggi non siamo neppure bravi a fare opposizione.Cosa suggerisce per l'immediato? C'è anche un dibattito aperto sulla modifica dell'Italicum...A me dispiace che si stia perdendo un gran tempo su riforme e legge elettorale. Io faccio l'imprenditore e so bene che i problemi sono altri: la sicurezza, l'invasione, le tasse, i posti di lavoro, i conti dello Stato e delle famiglie. A me sembra questo un mondo politico surreale che non capisce le preoccupazioni degli italiani.La legge elettorale però avrà un peso su chi avrà il boccino di comando della coalizione di centrodestra. Sarà la Lega come vorrebbe oppure faranno da traino i moderati di Forza Italia?Ma scusi di moderato abbiamo già Renzi che è molto moderato, anzi molto modesto nel risolvere i problemi degli italiani. Io oggi italiani moderati non ne conosco, ne conosco incazzati come pantere che siano imprenditori, lavoratori, liberi professionisti, pensionati. Io ?sto popolo moderato non lo frequento.Quale road map futura auspica?Mi sembra molto chiara: l'alleanza con la Lega e Fratelli d'Italia, un No al referendum senza se e senza ma e se Renzi perde mandarlo a casa. Questo è per me il programma dei prossimi mesi di Forza Italia.Auspica una discesa in campo chiara e netta per il No di Berlusconi?Io auspico che Berlusconi faccia chiarezza innanzitutto nel suo movimento politico. E la chiarezza ci può essere cominciando dal sapere chi è per noi Parisi. E' di Forza Italia? E che ruolo ha in FI? Cosa deve fare nel partito? O ne deve mettere in piedi un altro?