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«Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia». Inizia così il messaggio postato sui social network da Ilaria Salis, eletta al Parlamento europeo con Avs, dopo aver trascorso un oltre un anno nelle galere ungheresi con l’accusa (ancora tutta da dimostrare) di aver aggredito alcuni manifestanti neonazisti a Budapest.
«Sarebbe auspicabile che l’informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione. Le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket», aggunge Salis. «Dare una risposta concreta al bisogno dell’abitare significa non solo trovare qui e ora una soluzione, benchè precaria e provvisoria, ad una questione lasciata irrisolta dalla politica istituzionale, ma anche indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale. È con grande orgoglio, dunque, che rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo», conclude la neo eurodeputata di 39 anni.
Il post, ovviamente attira le attenzioni delle destre, che ne approfittano per attaccare l’esponente dell’Alleanza Verdi e Sinistra. A prendere le difese della neo eletta ci pensa invece Angelo Bonelli, uno dei due leader di Avs, che dice: «Il post di Ilaria Salis di oggi fa chiarezza. Indirizzato a chi, attivando una incredibile macchina del fango, le ha rivolto accuse costruite ad arte a due giorni dal voto. Questi smemorati hanno dimenticato di dire che in questo paese il tema del diritto alla casa, soprattutto dei più giovani, è un tema che, in questi ultimi anni, è stato trascurato da tutti i governi. Ci auguriamo che da parte di quegli stessi giornali di smemorati, che hanno lanciato queste accuse a Ilaria Salis, possa partire una bella campagna contro i deputati assenteisti che percepiscono lauti stipendi senza mai andare in Parlamento. A partire dal loro editore».