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Alfio Marchini sotto le macerie a Roma. Il costruttore si ferma attorno all'11 per cento. Il sostegno di Silvio Berlusconi non ha sortito lo sperato effetto traino. Anzi, Forza Italia non sembra aver portato alcun voto in più a Marchini, che ottiene un consenso simile ai sondaggi pre accordo elettorale. Nel comitato elettorale del costruttore si respira aria di grande delusione. Pochi i sostenitori arrivati nella sede per condividere la notte elettorale. Nessun volto noto, non si vede nemmeno Alessandra Mussolini, capolista per Forza Italia. Il risultato deludente che dovrà far riflettere il Cavaliere, che nella Capitale ha perso la battaglia contro la coppia lepenista Meloni-Salvini. La leader di Fratelli d'Italia, infatti, tallona da vicino il candidato democratico Roberto Giachetti e dal quartier generale della candidata sindaco qualcuno comincia già a recriminare. "Viene il sospetto che il compito della candidatura di Alfio Marchini sia stato quello di allontanare Giorgia Meloni dal secondo turno. Berlusconi si è dimostrato più politico che imprenditore, ha fatto la sua scelta e ha perso parte dell'elettorato centrista che è stato intercettato da Meloni", commenta a caldo Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. E galvanizzato dalle notizie provenienti dai seggi aggiunge: Al ballottaggio? "non ci saranno accordi che possano funzionare. Abbiamo già detto che non c'è alcun desiderio di fare apparentamenti, i cittadini sceglieranno liberamente".