PHOTO
"Oggi proprio no". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi ha risposto, uscendo dal Campidoglio, a chi le chiedeva se stesse andando a incontrare il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Le ore, però, continuano ad essere concitate.A saltare, infatti, è il neo-assessore ed ex procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, perchè non avrebbe i requisiti giuridici richiesti dal codice etico del Movimento 5 Stelle. A quanto si apprende, per assumere l'incarico di assessore al Bilancio, De Dominicis non avrebbe potuto firmare il documento la cui sottoscrizione è obbligatoria per chiunque assuma incarichi nel Movimento 5 Stelle. Si tratta dello stesso documento siglato dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, e dagli assessori.LE DIMISSIONI DEL MINI-DIRETTORIO"Come portavoce e attivisti del Movimento 5 stelle - spiegano sul blog i 5 Stelle Taverna, Castaldo e Perilli - abbiamo accettato con senso di responsabilità ed entusiasmo il compito di supportare Virginia Raggi per coadiuvarla nelle scelte giuridicamente più complesse e delicate che il sindaco di una città come Roma si trova ad affrontare nei primi mesi del suo mandato. Sono stati mesi intensi e difficili: mesi nei quali il nostro apporto è stato di primaria importanza, in particolare, per l'individuazione della Giunta e per avviare la complessa macchina amministrativa. Mesi in cui non sono mancati neanche i dibattiti interni - ammettono - e le divergenze di opinione - come è giusto che sia in un movimento che ha fatto dell'orizzontalità e della democrazia diretta i suoi obiettivi e valori - ma sempre animate da uno spirito franco e costruttivo: non abbiamo mai omesso di esprimere con zelo e meticolosità il nostro punto di vista". "Oggi quella macchina amministrativa è partita ed è giusto che ora proceda spedita. Per questo, con lo stesso senso di responsabilità di allora, riteniamo che oggi il nostro compito non sia più necessario. Non faremo mai mancare all'amministrazione capitolina il nostro sostegno - assicurano - e il nostro contributo continuando a portare avanti il nostro lavoro nelle istituzioni in cui siamo stati eletti. I gravi problemi della Capitale, vessata da anni di malapolitica, continueranno ad avere per noi l'attenzione che meritano. Auguriamo al sindaco e alla sua squadra i migliori successi, nell'interesse della città e della cittadinanza tutta" concludono.L'ATTACCO DI PIZZAROTTIVirginia Raggi e Luigi Di Maio escono "indeboliti" dal caos di questi giorni in Campidoglio "ma quello che è peggio è che ne esce indebolito il Movimento 5 Stelle". Lo dice il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, il giorno dopo le ammissioni di errori e sottovalutazioni - da parte di Di Maio - la ostentata ritrovata compattezza con il Direttorio sul palco a Nettuno al fianco di Beppe Grillo e la volontà del sindaco di Roma Raggi di andare avanti con l'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, finita nel mirino, fino alla 'lettura delle cartè che spieghino i motivi della sua iscrizione nel registro degli indagati. "Per me che ne faccio parte dall'inizio - sottolinea ancora - e che vedo questo cambiamento, è una sofferenza. Lo spirito iniziale era diverso". Su analogie tra Pizzarotti e Raggi sul fronte dell'autonomia nella scelte, il sindaco di Parma osserva: "È presto per dirlo. Lo capiremo tra sei mesi o un anno".