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Matteo Renzi prende la parola a Palazzo Chigi, intervenendo sull'esito referendario e la vittoria del no."L'Italia ha parlato e ha scelto in modo chiaro e netto. E' stata una festa della democrazia, che si è svolta in un contesto segnato da polemiche in campagna elettorale ma in cui tanti cittadini si sono riavvicinati alla carta Costituzionale. Questo è molto bello e importante. Sono dunque fiero e orgoglioso di questa opportunità che è stata data ai cittadini. Viva l'Italia che crede nella politica.Il no ha vinto in modo netto, le mie congratulazioni ai leader del fronte del no. A loro oneri e onori: tocca a chi ha vinto avanzare una proposta per la legge elettorale.Agli amici del sì che hanno condiviso il sogno a questa riforma, un abbraccio. Ci abbiamo provato, abbiamo dato agli italiani una chance di cambiamento ma non siamo riusciti a convincerli. Volevamo vincere, non partecipare.Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta: ho perso io, non voi. Chi lotta per un'idea non può perdere, avete fatto una campagna elettorale casa per casa, sentitevi soddisfatti dell'impegno, della passione e delle idee.C'è rabbia e amarezza, ma vorrei che foste fieri di voi stessi. fare politica contro qualcuno è più facile, ma fare politica per qualcosa è più bello. Arriverà un giorno in cui tornerete a festeggiare una vittoria e vi ricorderete le lacrime di questa notte.Si può perdere una battaglia ma non si può perdere l'amore del nostro paese.Io invece ho perso. Nella politica italiana non perde mai nessuno ma io sono diverso: ho perso e lo dico a voce alta, anche se col nodo in gola. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria, credetemi se vi dico però che ho fatto tutto ciò che si poteva fare. Io non credo che si possa continuare in un sistema in cui l'autoreferenzialità della cosa pubblica sia criticata ma poi non si cambi, però credo anche nella democrazia.Credo nell'Italia e nei 1000 giorni ho visto le sue potenzialità. Per me, però, bisogna credere nel futuro e non vivacchiare.Se vince la democrazia e vince il no, è vero anche che abbiamo combattuto.Qui finisce l'esperienza del mio governo. Io non posso fare finta che tutti rimangano incollati alle loro abitudini e alle loro poltrone. Non ce l'ho fatta e allora la poltrona che salta è la mia.Domani riunirò il consiglio dei ministri e salirò al quirinale per presentare le mie dimissioni. In questi giorni il governo sarà al lavoro per completare l'iter della legge di stabilità e per le necessità delle terre terremotate.Lasciamo l'Italia con un +1% di crescita, con 600 mila occupati in più, un export che cresce eun deficit che cala. Nel 2017 saremo protagonisti in Europa.In questa sala aspetto con un sorriso e un abbraccio il mio successore, con i dossier di tutte le cose fatte e di quelle da fare. Viva l'Italia e in bocca al lupo a tutti noi"