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Matteo Renzi Meloni Draghi
Italia viva è pronta a correre da sola in caso di veti. Lo annuncia al Corriere della Sera, Matteo Renzi. «Se sono pronto a correre da solo? Sì. Al momento questa è l’ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante. Se prevale l’intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo ma se ciascuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, beh, non ci conoscono». Possibile veto di Letta su Iv? «Se c’è un veto politico su di noi, ne prendiamo atto. E dopo le elezioni ciascuno risponderà delle sue scelte -. Se il veto di Letta è legato all’astio per le vicende del 2014, non possiamo farci niente». «Draghi era il migliore di tutti ed è stato fatto fuori per questo: per invidia e per rancore. Noi porteremo avanti la sua eredità». ha detto Renzi. «Italia viva sta dalla parte delle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, altro che complicati giochi e inciuci di palazzo... Questo per noi significa essere di centro», ha aggiunto. «Se Letta e il Pd riusciranno a mettere insieme una grande alleanza, un fronte repubblicano credibile e coeso, allora saranno forti. Se, invece, il Pd rinuncerà a questo ruolo, avrà la responsabilità di portare al governo la peggior destra europea...», ha sottolineato. «Con chi e dove saremo è presto per dirlo. Per noi le alleanze si fanno su idee chiare e condivise, noi abbiamo le nostre. Speriamo di poter allargare il cerchio, ma comunque siamo pronti ad andare a votare con il nostro simbolo e i nostri candidati», ha poi spiehato ieri Renzi a radio Leopolda. «Noi siamo pronti, con la "R" rovesciata che significa ripartire, ri-rottamare, Renew Italia, riformismo ma anche mandare via tutto ciò che è rancore, rassegnazione e rabbia trasformandoli in ripartenza», ha evidenziato. «Tanti che vengono dal Pd delusi da chi ha detto Conte forte punto di riferimento dei progressisti tornano a guadare a noi con speranza. Il nostro obiettivo è chiaro: noi non vogliamo portare Meloni o Salvini a Palazzo Chigi ma riportarci Draghi. E poi fare finalmente la riforma costituzionale del Sindaco d’Italia» ha concluso Renzi.