Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza. Il testo è stato votato per parti separate. Nella prima votazione, relativa alla maggior parte del dispositivo della risoluzione, è stata approvata la prima parte del testo con 314 voti favorevoli, 239 voti contrari e 9 astenuti. Nella seconda votazione, relativa alla sola lettera A del sesto capoverso, i voti favorevoli sono 300, 256 i voti contrari, 7 gli astenuti. Nella terza votazione (relativa alla parte sul Mes) i voti favorevoli sono 297, i contrari 256 e 7 gli astenuti. Infine, nell’ultima votazione i sì sono 300, 255 i voti contrari e 8 gli astenuti. È stata poi approvata la risoluzione di Più Europa, riformulata con parere favorevole del governo, mentre è stata bocciata la risoluzione del centrodestra. Il discorso di Conte Poco più di venti minuti di intervento in Aula per chiedere la delega a trattare una riforma del Meccanismo europeo di stabilità che l’Italia chiederà di «cambiare radicalmente». Ma anche per "bacchettare" una maggioranza che rischia, a causa della sua litigiosità, di perdere il senso «costruttivo» del confronto. Giuseppe Conte va in Aula alla Camera illustra la posizione italiana sui temi dell’imminente consiglio europeo ricordando che la «responsabilità» della ratifica della riforma del Mes, che divide le forze di maggioranza, spetterà comunque al Parlamento. Ma sono i pochi secondi finali, al termine del suo intervento, che attirano l’attenzione dell’emiciclo. «Il governo deve avere la massima coesione tra le forze di maggioranza per continuare a battersi in Europa e a fare il proprio lavoro. Il confronto dialettico all’interno della maggioranza è sicuramente un segno di vitalità e ricchezza ma è salutare che sia fatto con spirito costruttivo, che non ci faccia disperdere energie, che non ci distragga dagli obiettivi della nostra azione», avverte. «Io vi assicuro», aggiunge, «la più forte determinazione nel fornire il giusto contributo critico alle riforme in corso, al processo di rinnovamento che si preannuncia anche delle istituzioni europee. Tra poco si svolgerà la conferenza sul futuro dell’Unione, l’Italia ha tutte le carte per incidere e giocare un ruolo da protagonista». Prima dell’avvertimento alla maggioranza, il premier si rivolge direttamente all’opposizione. «Spesso, in quest’Aula, io ho rivolto un appello alle forze d’opposizione, appelli in particolare all’unità, al dialogo, pur nella distinzione di ruoli», ricorda. «E devo riconoscere che in alcuni passaggi questi appelli hanno trovato ascolto. Ribadisco che il tavolo del confronto da parte del governo con le opposizioni rimane sempre aperto». Sul fronte europeo, le rassicurazioni sono nette. «Sono convinto che per cambiare l’Europa sia decisivo ben altro percorso. Devono essere riconsiderate in maniera radicale struttura e funzione del Mes affinchè sia trasformato in uno strumento diverso. L’Italia si farà promotrice di una riforma innovativa: l’obiettivo è integrare il nuovo Mes con il resto» delle istituzioni Ue, chiarisce. «Nella conferenza sul futuro dell’Ue», anticipa, «l’Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice che porti a superare la sua natura di accordo intergovernativo legato a un paradigma che ritengo obsoleto rispetto alle sfide che abbiamo davanti. L’obiettivo è integrare il nuovo Mes nel quadro dell’intera architettura europea, con un maggiore raccordo con le istituzioni dell’Ue, che offrono maggiori garanzie di trasparenza e democraticità. Il modello è Next Generation Ue». Durante il suo intervento, Conte fa un cenno anche ai cambiamenti che vede in vista nei rapporti tra Ue e Stati Uniti con l’elezione del democratico Joe Biden. «Sono convinto che il presidente eletto Biden avrà un approccio molto positivo al multilateralismo e che considererà l’Europa come un asset per gli Stati Uniti», sostiene, aggiungendo che, a suo giudizio, nel rapporto tra Unione europea e Stati Uniti occorre «anche essere chiari e trasparenti con Washington su cosa vogliamo come autonomia strategica dell’Ue in piena complementarietà con la Nato». Il testo della risoluzione Il testo della risoluzione di maggioranza presentato alla Camera sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani, è frutto della lunga trattativa sfociata ieri nella mediazione raggiunta nella maggioranza per "sminare" le divisioni interne al Movimento 5 stelle. Il testo è stato sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza, compresa Iv. Numerosi gli impegni che la maggioranza chiede al governo in sede Ue, suddivisi per capitoli. Questo il testo: «Relativamente all’emergenza Covid:- a garantire il rafforzamento della Strategia europea per i vaccini, che permetta lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini sicuri ed efficaci con un accesso equo e tempestivo per i cittadini europei, nonché a favorire ogni politica coordinata che fornisca una risposta europea comune alla pandemia, con informazioni obiettive sulla diffusione del virus e sugli sforzi efficaci per contenerlo;- a sostenere l’utilizzo del pieno potenziale della» COVID-19 Vaccine Global Access Facility (COVAX) «per un accesso tempestivo, giusto ed equo ai vaccini in tutti i Paesi e, nel quadro dell’Unione Europea, a promuovere nell’OMC una deroga sulla base dell’accordo di Marrakech per i vaccini anti Covid-19 al regime ordinario dell’Accordo TRIPS sui brevetti e la proprietà intellettuale, con l’obiettivo di garantire una disponibilità gratuita e universale dei vaccini; ad esprimere soddisfazione per le azioni coordinate tra Stati membri sul versante della cooperazione nella ricerca medica per i vaccini e la loro distribuzione, volta a garantire un accesso equo e tempestivo per tutti i cittadini europei, evidenziando la disponibilità italiana ad approfondire le modalità del coordinamento sanitario in sede UE attraverso l’esame delle recenti Comunicazioni e delle prossime proposte legislative dalla Commissione; a garantire una strategia europea di costante monitoraggio della situazione di emergenza epidemiologica, promuovendo l’utilizzo e l’interoperabilità di strumenti di tracciamento di screening e di misure cautelative anti Covid comuni in ambito UE, al fine di mantenere in equilibrio le esigenze di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, di assistenza alle persone, con quelle di prosecuzione delle attività produttive e di mobilità delle persone all’interno dello spazio UE, tramite la predisposizione di un Piano pandemico europeo omogeneo tra tutti i paesi membri e l’accelerazione del processo di creazione dell’unione sanitaria europea».