La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta all’auditorium Conciliazione di Roma per sostenere la candidatura di Francesco Rocca alla presidenza della Regione Lazio, con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. 

Sulle polemiche di questi giorni, Meloni si è limitata a dire che «come lo Stato non deve trattare con la mafia non deve trattare con chi lo minaccia», non toccando la questione Donzelli-Delmastro e nello specifico il caso di Alfredo Cospito. 

L’inquilina di palazzo Chigi ha parlato poi di immigrazione, dicendosi soddisfatta del fatto che «finalmente per l’Ue è prioritaria la rotta del Mediterraneo centrale» e tornando ad attaccare le Ong. «Se dopo il primo salvataggio non vai verso il porto che ti viene assegnato ma continui a prendere altre persone finché la barca non è piena per poi andare nel porto dove vuoi tu allora diventi un traghetto», ha spiegato. 

La presidente del Consiglio ha poi detto che il governo «tra cinque sarà ancora qui», che giudicherà che il lavoro fatto «non dal consenso ma dal Pil» e che la riforma dell’Autonomia «non toglie ad alcuni per dare ad altri», elogiando il lavoro di Salvini. 

«Rocca è stato attaccato sul suo passato da chi dice che il carcere duro è troppo duro e che il carcere ostativo non va bene perché i detenuti vanno rieducati», ha detto poi Meloni parlando del candidato del centrodestra. 

Alla kermesse hanno parlato anche Salvini e Berlusconi. «Non entro nel merito di polemiche che devono assolutamente essere superate e interessano qualche parlamentare e giornalista di sinistra in cerca di autore, però non accetto neanche di sedermi a tavola con qualcuno che lancia bottiglie molotov contro carabinieri e istituzioni – ha detto Salvini – Se ti hanno condannato all'ergastolo un motivo ci sarà e stai all'ergastolo, e se ti hanno dato il 41 bis, ti fai il 41 bis».

Spot elettorale quello di Berlusconi. «"Noi siamo in campo con Francesco Rocca e con i nostri alleati, anche noi con assoluto entusiasmo, con l'entusiasmo di sempre, con l'entusiasmo di chi crede nella vittoria – ha spiegato – Voi conoscete il nostro motto: chi ci crede combatte, chi ci crede supera ogni ostacolo, chi ci crede, vince! Bene, noi ci crediamo. Per questo consentitemi di chiudere con un augurio: forza Francesco, forza Giorgia, forza Matteo, forza Lazio, forza Roma e naturalmente, dovete permettermelo, Forza Italia».