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marcello pera giustizia
Marcello Pera, ex presidente del Senato, e candidato alle Politiche 2022 con Fratelli d’Italia, in un’intervista al Fatto Quotidiano svela i suoi sogni. «È arrivato il momento di modificare la seconda parte della Costituzione, che oggi non è più efficiente: va cambiata la forma di Stato e di governo del nostro Paese. Questa volta - sostiene Marcello Pera - possiamo davvero coronare il sogno che fu prima di Bettino Craxi e poi di Silvio Berlusconi». Il filosofo non parla apertamente di presidenzialismo, ma ritiene che va modificata anche la parte della Costituzione «sull'ordinamento giudiziario» a partire da tre aspetti: «Separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri», «superamento dell'obbligatorietà dell'azione penale» e «il Csm». Pera, inoltre, condivide la riforma richiesta da Berlusconi: «L'inappellabilità delle sentenze di assoluzione di primo grado - dichiara - mi sembra una questione di civiltà». «Un rafforzamento del potere esecutivo», però, «deve andare insieme con i contrappesi». E quindi, secondo Marcello Pera, andrebbe modificata la Carta «anche sulla parte che riguarda il bicameralismo perfetto», «facendo sì che entrambe le Camere non abbiano più gli stessi poteri». Le convergenze su queste riforme sono possibili. «A partire da Matteo Renzi e Carlo Calenda, che stanno aprendo a questa possibilità», sostiene il filosofo. «Oggi c'è la vera volontà di fare una riforma costituzionale – conclude Pera - Meloni è determinata e potrebbe avere una solida maggioranza».