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Luigi Manconi
La legislatura appena terminata si è connotata per il riconoscimento di fondamentali diritti civili e di libertà: l’approvazione della legge sul testamento biologico, la regolamentazione delle unioni civili, la previsione del reato di tortura.
Tappe essenziali, nel cammino dell’affermazione di quei diritti che riguardano tutti, persone e collettività. In ciascuna delle conquiste che la XVII legislatura ha lasciato alle donne e agli uomini di questo Paese ha avuto un ruolo importante, spesso decisivo, Luigi Manconi, sia come promotore di iniziative parlamentari, sia come presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Il suo impegno politico affonda le proprie ragioni in quelle battaglie capaci di muovere dal dolore e dalla forza dei singoli e di tradurli in mobilitazione collettiva, di trasformare la promozione della dignità delle storie individuali in garanzie e diritti generali.
Il traguardo del pieno riconoscimento e di un’ampia tutela di quei diritti è però ben lontano dall’essere stato raggiunto. Così, quella stessa XVII legislatura non ha approvato la legge sullo ius soli e culturae per i tanti figli di genitori stranieri, cresciuti al fianco dei nostri; non ha affrontato la gestione dei flussi migratori con politiche di accoglienza capaci di garantire la convivenza pacifica tra residenti e nuovi arrivati; non ha sottratto i minori alla detenzione in cella con le proprie madri; non ha abolito la contenzione meccanica nelle residenze sanitarie assistenziali. Per rendere, insomma, la nostra democrazia più ricca e più compiuta, molto resta ancora da fare. Il voto popolare del prossimo 4 marzo sarà un’occasione decisiva per affrontare tutte le questioni legate ai nodi fondamentali del nostro vivere civile.
Riteniamo importante, dunque, che Luigi Manconi possa proseguire nella prossima legislatura, all’interno del Parlamento, il suo lavoro istituzionale, sempre condotto con spirito pluralista, a tutela dei diritti umani e delle minoranze e nel rispetto del più rigoroso garantismo: per vigilare sulle conquiste ottenute, per conseguire nuovi traguardi.
Seguono le firme giunte finora. La raccolta è ancora in corso
Paola Deffendi e Claudio Regeni, Elisa e Rino Rocchelli, Ermanno Olmi, Agnese Moro, Gad Lerner, Gustavo Zagrebelsky, Roberto Benigni, Massimo Recalcati, Ilvo Diamanti, Roberto Saviano, Valerio Onida, Luigi Ferrajoli, Pierluigi Battista, Massimo Cacciari, Elio De Capitani, Vito Mancuso, Elena Stancanelli, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Maggiani, Michela Murgia, Dacia Maraini, Gaetano Azzariti, Ilaria Cucchi, Roberto Zaccaria, Rita e Giovanni Cucchi, Nicola Lagioia, Elena Cattaneo, Daniel Cohn- Bendit, Don Luigi Ciotti, Giuliano Pisapia, Paolo Fresu, Simona Argentieri, Fiorella Mannoia, Chiara Saraceno, Carlo Feltrinelli, Fulvio Scaparro, Luca Formenton, Sandro Veronesi, Eugenio Finardi, Vittorio Emiliani, Manlio Milani, Milly e Massimo Moratti, Cecile Kyenge, Gianni Amelio, Paolo Virzì, Daniele Vicari, Moni Ovadia, Gherardo Colombo, Maddalena Crippa, Valerio Mastandrea, Padre Guido Bertagna, Alessandra Ballerini, Don Gino Rigoldi, Giacomo Marramao, Goffredo Fofi, Monica Guerritore, Ginevra Bompiani, Oliviero Toscani, Eligio Resta, Don Virginio Colmegna, Stefano Anastasìa, Christian Raimo, Igiaba Scego, Ascanio Celestini, Lucia Uva, Patrizia Moretti Aldrovandi, Guido e Andrea Magherini, Franco Lorenzoni, Costanza Quatriglio, Sandro Bonvissuto, Sandro Portelli, Paolo Nori, Elio Pecora, Guido Vitiello, Ricky Gianco, Giuseppe Cederna, Laura Balbo, Bianca Pitzorno, Giuliano Battiston, Nadia Terranova, Gloria Ghetti, Eraldo Affinati, Fabio Anselmo, Christopher Hein, Fabrizio Gifuni, Peppino Di Lello, Annarita Bartolomei, Flavio Insinna, Annalisa Camilli, Luca Zevi, Ilaria Piperno, Stefano Cappellini, Oscar Camps, Riccardo Gatti, Emanuele Trevi, Giuseppe Genna, Edoardo Camurri, Giuliano Giubilei, Stefano Pasta, Carlo Calenda, Emanuele Macaluso.