Ikram Nazih, ragazza italo-marocchina di 23 anni incarcerata da giugno a Rabat (Marocco) dopo una condanna per offese contro la religione per aver condiviso una vignetta satirica su Facebook nel 2019, è libera. Lo ha annunciato la Farnesina con una nota.«Voglio ringraziare l'Ambasciatore italiano in Marocco Armando Barucco e il sottosegretario Enzo Amendola per l'impegno che hanno dedicato alla causa - ha detto il ministro degli Eteri, Luigi Di Maio - Assieme abbiamo seguito la vicenda dal primo momento, avendo a cuore unicamente il benessere della nostra connazionale, nel pieno rispetto del lavoro delle istituzioni e della giustizia marocchine». E proprio Amendola ha commentato la notizia con un tweet: «Da Marrakech vi do una bellissima notizia - ha scritto - A breve Ikram Nazih, incarcerata da giugno in Marocco, sarà liberata. In queste settimane abbiamo lavorato insieme all'Ambasciata italiana in Marocco e alla Farnesina per questo. Ikram sta bene e tra poco la riabbracceremo. Sono molto felice». Plauso dall'intero mondo Pd, con il segretario Letta che ha parlato di «una bella notizia e un ottimo lavoro» e con Emanuele Fiano, della presidenza della Camera dem, che ringraziando il ministero degli Esteri ha chiesto «ancora più forza per la liberazione di Zaki». Sulla stessa lunghezza d'onda Filippo Sensi, deputato Pd e già portavoce di Renzi e Gentiloni a Palazzo Chigi, secondo il quale «ora abbiamo una questione da risolvere in Egitto», in riferimento allo studente dell'Università di Bologna detenuto da un anno e mezzo dal regime del generale Al Sisi.