Nicola Fratoianni, rappresentante dell'Alleanza Verdi Sinistra, ha sollevato una questione urgente al governo riguardo al naufragio nel Mar Jonio, nei pressi di Roccella Jonica. Fratoianni ha chiesto se la sala operativa dell'Imrcc di Roma fosse a conoscenza di una barca a vela con 67 persone a bordo già dal 13 giugno e, in tal caso, perché non abbia attivato immediatamente l'evento SAR (Search and Rescue), aspettando invece la segnalazione del 16 giugno. Questa interrogazione mira a chiarire i motivi di un ritardo che potrebbe aver contribuito alla tragica perdita di vite umane.

Le notizie sul naufragio di Roccella Jonica

Il naufragio ha coinvolto una barca a vela partita dalla Turchia, con a bordo 67 migranti. L'imbarcazione è semiaffondata nella notte tra il 16 e il 17 giugno, a 110 miglia dalle coste calabresi, in zona SAR italiana. Secondo l'interrogazione, la maggior parte dei migranti ha perso la vita, mentre i superstiti si trovano ricoverati in vari ospedali della Calabria. I corpi delle vittime sono stati trasferiti in diverse località della regione, quasi di nascosto. 

Missione nel Mediterraneo

Fratoianni ha chiesto al governo se intende promuovere, in sede UE, l'istituzione di una missione europea di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale. La proposta mira ad abbandonare la retorica dell'invasione e dell'emergenzialità, promuovendo invece una gestione ordinata del fenomeno migratorio. Fratoianni ha sottolineato l'importanza di costruire canali di ingresso legali e politiche di cooperazione. Questa richiesta evidenzia la necessità di un approccio più umano e organizzato nella gestione dei flussi migratori.

Naufragio “invisibile"

Fratoianni ha concluso la sua interrogazione evidenziando un tentativo da parte del governo di rendere "invisibile" questo ennesimo naufragio. «Tutto questo non può esimerci dal pretendere di conoscere come sia stata gestita la macchina dei soccorsi e di sapere se questa tragedia si sarebbe potuta evitare», ha concluso l’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra.