Da Vienna a Parigi, l’estrema destra conquista l’Europa. Secondo i primi exit poll sulle elezioni Europee, in Francia il Rassemblement National di Jordan Bardella e di Marine Le Pen è in testa: Rn, secondo le stime di Ipsos per France Televisions, Radio France, France 24/Rfi, viene accreditato del 31,5%. Valérie Hayer, la candidata della maggioranza del presidente Emmanuel Macron, raggiungerebbe il 15,2% mentre Raphaël Glucksmann (Partito socialista-Place publique), otterrebbe il 14. La France insoumise guidata da Manon Aubry avrebbe l'8,7% mentre François-Xavier Bellamy (Les Républicains) si aggiudicherebbe il 7,2 %. Marion Maréchal (Reconquête), otterrebbe il 5,5%. Seguono Marie Toussaint (Europe Ecologie-Les Verts) con il 5,2%. L'affluenza è in crescita al 52,5%, 2 punti in più rispetto al 2019.

Il leader del partito francese RN, Jordan Bardella, ha esortato il presidente Emmanuel Macron a sciogliere il Parlamento e a indire elezioni legislative dopo che l'alleanza del presidente ha subito una pesante sconfitta alle elezioni europee. "Il presidente non può restare sordo al messaggio dei francesi", ha detto Bardella. "Chiediamo che prenda atto di questa nuova situazione politica e si rivolga al popolo francese e organizzi nuove elezioni legislative".

Austria

Secondo gli exit poll pubblicati dai principali media austriaci, il partito di estrema destra Fpo risulta vincitore delle elezioni europee in Austria. All'Fpo viene accreditato il 27% dei voti, diventando per la prima volta la forza politica più importante del Paese alpino. Seguono il Partito Popolare Austriaco (Övp), conservatore, al 23,5% e il Partito Socialdemocratico d'Austria (Spö) al 23%.

Il segretario generale dell'Fpö, Christian Hafenecker, ha espresso il suo “entusiasmo” e la sua “gratitudine per la fiducia” dopo le previsioni iniziali. La giornata di oggi ha dimostrato che i cittadini austriaci volevano un “cambiamento politico”, ha aggiunto. Lo riporta il quotidiano austriaco der Standard.

Germania

L’estrema destra dilaga anche in Germania: secondo i primi exit poll alla chiusura dei seggi, la Cdu-Csu sarebbe prima in Germania con il 30%, l'Afd seconda con il 16% sorpasserebbe l'Spd (14%). I Verdi quarti al 12,5%.

Il segretario generale della Spd, Kevin Kuehnert, ha parlato di una "dura sconfitta". Poi ha aggiunto: "Dovremo affrontare la questione di dove non siamo stati efficaci nella mobilitazione. Abbiamo affrontato temi che, secondo i vostri sondaggi elettorali di oggi, hanno preoccupato molte persone: pace e giustizia sociale. Eppure i numeri, come avete mostrato, sono questi. Ciò significa che dobbiamo cercare i nostri errori. Non ci deprimeremo, ma la promessa è che torneremo, ci rialzeremo. Affronteremo questa caduta a testa alta".

Intanto il Viminale comunica il nuovo dato, ancora parziale, dell’affluenza: alle 19 ha votato il 40,7% degli aventi diritto.