Elly Schlein correrà da capolista Pd alle Europee nella circoscrizione Centro e nelle Isole. Lo ha annunciato Igor Taruffi nel corso della direzione dem. Ma non solo: il nome della segretaria potrebbe comparire nel simbolo. Un'idea, questa, emersa durante la riunione della segreteria che si è svolta prima della direzione nazionale.

Una scelta che risponderebbe anche alla necessità, sottolineata da Schlein nel corso della sua relazione alla direzione nazionale, di contrastare l'astensionismo in Italia: «Tina Anselmi diceva che fare politica è organizzare la speranza», ha spiegato la segretaria che si è detta colpita dai numeri dell'astensionismo visti alle ultime tornate elettorali. «Dobbiamo, in queste settimane che ci separano dal voto, dare un messaggio di speranza a quelle persone che non vanno più a votare, per dimostrare che votare fa la differenza», ha aggiunto Schlein prima che il responsabile Organizzazione dem Taruffi leggesse le liste.

Oltre a Schlein, gli altri capilista sono Cecilia Strada nel Nord Ovest, Stefano Bonaccini nel Nord Est e Lucia Annunziata al Sud. Il voto della direzione del Pd sull'impianto delle liste dovrebbe arrivare oggi, al termine della direzione. In un secondo momento, Taruffi provvederà al completamento delle caselle mancanti, in coordinamento con i livelli territoriali del partito.

«Mancano poche caselle, qualcosa va assestato, chiederemo il mandato per completarle in coordinamento con i livelli territoriali», ha spiegato Taruffi. «Penso siano liste bellissime e molto, molto forti. Non so in quanti possono dirlo. Ringrazio tutte le candidate e i candidati che hanno accettato questa sfida epocale», ha detto la segretaria: «Sono anche io disponibile a dare una mano in queste liste, per una campagna strada per strada, candidandomi per dare una spinta a questa squadra».

Nel corso del suo intervento, Schlein ha ribadito la fiducia nel candidato alla presidenza della Commissione europea, Nicolas Schmit, e la necessità di lavorare per una vera integrazione europea contro il ritorno dei nazionalismi. «Non si chiuda questa finestra di cambiamento che abbiamo contribuito come Pd e famiglia socialista ad aprire in questa legislatura europea. Solo una vera integrazione potrà fare da argine ai nazionalismi. Per questo sosteniamo con convinzione Nicolas Schmit alla presidenza della Commissione europea», sono state le parole della segretaria.

A frenare sulla possibilità che il nome della segretaria dem compaia nel simbolo è Gianni Cuperlo. «Il nome nel simbolo è per l'elezione monocratica, alle europee bisogna votare Pd» ha detto il deputato dem nel corso del suo intervento alla Direzione, rivolgendosi poi alla segretaria e ricordandole che lei non è Giorgia Meloni.