Il Governo ha depositato in commissione speciale alla Camera il pacchetto di emendamenti presentati al decreto aiuti ter. Tra le proposte di modifica non è presente quella annunciata dal governo sul congelamento delle multe legate all’obbligo vaccinale per gli over 50. In un primo momento l’esecutivo aveva ipotizzato la sospensione fino al 30 giugno 2023. È invece confermata l’intenzione del governo di prorogare la misura relativa ai mutui agevolati per l’acquisto della casa per gli under 35, nonché la proroga al 2023 dei termini per l’adesione al credito di imposta per ricerca e sviluppo. Inoltre, il governo con un emendamento fa confluire nel testo del dl Aiuti ter le norme contenute nel decreto contro il caro carburante, varato dal governo Draghi, con misure relative alle accise e Iva.

Dl aiuti ter, gli emendamenti presentati dal governo

In tutto sono quattro gli emendamenti presentati dal governo al decreto Aiuti ter, ora all’esame della commissione speciale della Camera. Viene fatta intanto confluire nel provvedimento la proroga fino al prossimo 18 novembre del taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti, stabilita già dall’esecutivo di Mario Draghi. Tra le proposte di modifica c’è l’estensione fino alla fine del2022, per i giovani tra i 18 e i 35 anni di età, della garanzia all’80 per cento sui mutui sulla prima casa, anche nel caso il cui il tasso del finanziamento sia superiore a quello medio trimestrale pubblicato da ministero dell’Economia. Le imprese, poi, potranno aderire fino alla fine di ottobre del 2023 alla procedura di riversamento spontaneo del credito d’imposta ricerca e sviluppo, con lo spostamento al 16 dicembre della prima scadenza dei pagamenti. Saranno, inoltre, finanziate le domande di finanziamento agevolato, e connesso cofinanziamento a fondo perduto, presentate a Simest nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo il calendario dei lavori di Montecitorio, l’arrivo del decreto Aiuti ter è previsto in Aula alla Camera nel pomeriggio di martedì prossimo 8 novembre. Il testo deve passare al Senato e deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il prossimo 22 novembre.