"Mi sento responsabile di diverse centinaia di persone che aspettano un mio segnale per procedere o retrocedere. Persone, spesso amici che hanno donato alle sardine tanto tempo, togliendo spazio ai propri affetti, ai propri hobby o semplicemente a faccende piu' divertenti e leggere. Questa responsabilita' mi pesa, come mi pesano i dissidi interni, le litigate per i post e le paranoie complottiste": lo scrive Mattia Santori, leader delle Sardine, nella lettera rivolta agli attivisti in vista della riunione (virtuale) in programma giovedi' prossimo dove si discutera' il manifesto valoriale del Movimento nato a Bologna nel novembre scorso per opporsi alle politiche delle destre. - "Sette mesi fa non frequentavo i social, non seguivo i talk show e usavo a malapena whatsapp web. Sette mesi fa sorridevo e mi fidavo delle persone. Ora e' tutto diverso. So che avete notato uno stallo in queste settimane. Non vi nego - ammette Santori - che questo stallo e' dovuto alla stanchezza e alla paura che tutto il lavoro fatto fin qui si traduca in un vantaggio per pochi e in una delusione per molti. Questa stanchezza e questa paura non sono solo mie. Altrimenti non sarei qui a raccontarvele. Altrimenti non avrei avuto una battuta d'arresto". Poi una riflessione sul proprio ruolo di leader (anche mediatico) del Movimento. "Tante volte - scrive Santori - ho proposto di trovare un'alternativa alla mia persona. Per tantissimo tempo ho lavorato per abilitare una struttura che non dipendesse da me. Eppure mi rendo conto che non posso scappare dalla mia responsabilita' nei vostri confronti. Quindi tocca a me fare la prossima mossa. Conscio che non piaccio a tutti, conscio che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare alle spalle me e le persone che mi supportano. Ma consapevole che purtroppo, per quanto abbia provato per mesi a cercare di mediare tra le idee di tutti - questa la conclusione - non riesco a distaccarmi dall'idea precisa che ho sempre avuto delle sardine". Un'idea, appunto, lontana dalla trasformazione delle Sardine in un partito politico.