Con 201 voti favorevoli e 117 contrari l’aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sul dl Sicurezza, ovvero sul disegno di legge di conversione del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario.

Domani riprenderà l'esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale è atteso nella giornata di giovedì. Il provvedimento, composto da 39 articoli, passerà quindi all’esame del Senato per essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il prossimo 10 giugno.

Nel testo sono confluite buona parte delle misure presenti nell'omonimo disegno di legge, e sono stati accolti i rilievi mossi dal Quirinale su alcuni aspetti. Viene introdotto nel Codice penale il reato di detenzione e diffusione di materiale finalizzato ad attività terroristiche, con la reclusione da due a sei anni per chiunque si procuri o detenga materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull'uso di congegni bellici micidiali, di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose, nonché su ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza, ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalità di terrorismo, anche se rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale.

Per quanto riguarda, poi, la sicurezza urbana, si prevede l'istituzione di un nuovo reato specifico per l'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui, con procedure più rapide per la restituzione dell'immobile ai legittimi proprietari. Le opposizioni hanno contestato, in particolare, la norma da loro stesse ribattezzata "anti-Gandhi", che trasforma in reato il blocco stradale o ferroviario attuato con il "proprio corpo", con il carcere fino ad un anno per chi lo mette in atto da solo e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite. 

Via libera anche ad una tutela rafforzata per le Forze dell'ordine ed i Vigili del fuoco con la previsione di aggravanti per i reati di resistenza e lesioni contro pubblici ufficiali, con l'incremento dei fondi per le spese legali di Forze dell'ordine o agenti indagati per fatti inerenti al servizio, nonché con la dotazione di videocamere a bordo delle pattuglie, le bodycam, per aumentare la trasparenza.

Ed ancora, vengono introdotti sussidi per le vittime dell'usura e misure a livello penitenziario con l'introduzione di percorsi di lavoro, apprendistato e rieducazione all'interno degli istituti. Si rende da obbligatorio a facoltativo il divieto di mandare in carcere le madri con figli da uno a tre anni stabilendo che vengano, in ogni caso, assegnate agli Icam, gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri. Il decreto introduce, inoltre, il reato di resistenza passiva sia nelle carceri che nei Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti (Cpr) e dispone misure di contrasto alle truffe agli anziani.

Nel provvedimento trova, infine, spazio una stretta sulla cannabis light, con la equiparazione delle inflorescenze della canapa industriale alla droga. Per la maggioranza, gli interventi sono "il simbolo di un'Italia che volta pagina". Critiche le opposizioni, secondo cui il testo "non risolverà alcun problema".