Anche il settimo scrutinio per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica è andato a vuoto, in attesa del voto delle 16:30 che, con tutti i partiti d’accordo ad esclusione di Fratelli d’Italia, dovrebbe confermare Sergio Mattarella come capo dello Stato. Il presidente uscente ha ottenuto nel settimo spoglio 387 voti, mentre 64 sono andato a Carlo Nordio, su indicazione di Giorgia Meloni, e 40 a Nino Di Matteo, votato dagli ex Cinque Stelle di “Alternativa” e altri. Le schede bianche sono state 60, le nulle quattro i voti dispersi nove. Gli astenuti sono stati 380. Uno scrutinio insomma di “attesa” in vista dell’ottavo, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha fatto da mediatore tra i partiti e Mattarella chiedendo all’inquilino del Quirinale di restare «per il bene del paese». «Non ci aspettavamo un voto diverso da questo scrutinio e ora siamo felici di rieleggere Mattarella - commenta in Transatlantico la renziana Teresa Bellanova - vuol dire che nel 2015 avevamo ragione a scegliere un capo dello Stato come lui e questo voto certifica il fallimento della leadership di Matteo Salvini». Il quale, piuttosto scuro in volto, si è definito «contento» di aver fatto la propria parte per arrivare a una conclusione, dicendosi «pronto a ricominciare a lavorare già da oggi pomeriggio per risolvere i problemi degli italiani». Di «trattativa complicata» parla invece il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, i cui parlamentari sono quelli che da giorni stanno più spingendo su Mattarella, che infatti ha ricevuto centinaia di voti anche in questo settimo scrutinio proprio da M5S e Pd. Nonostante si fosse detto indisponibile, «credo che il messaggio forte che sta arrivando permetta» a Mattarella «di riconsiderare la sua posizione» - ha detto il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani - Oggi pomeriggio avremo il nuovo presidente della Repubblica, il governo andrà avanti con la nostra piena fiducia». La crescita nei consensi per Mattarella non si è mai fermata in questi giorni. Da 19 voti è passato nel corso dei giorni a 46, poi a 166 fino ai 336, inaspettati, di ieri sera. Poco fa lo scrutinio che gli ha fatto quasi raggiungere quota 400. Tra poche ore quello che lo eleggere ancora una volta presidente della Repubblica.