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Trecento milioni aggiuntivi, provenienti dal bilancio dello Stato, da destinare al fondo contro il caro bollette per i redditi più bassi. È questo "l’accordo" trovato in Cdm dopo la spaccatura interna alla maggioranza sul contributo di solidarietà per il 2022 pari al decremento Irpef dei redditi sopra i 75.000 per recuperare 250 milioni. Erano a favore M5S, Pd e Leu, contrari il centrodestra e Iv. La mediazione, viene riferito, è stata operata dal premier Mario Draghi - in costante contatto con i sindacati - e il ministro dell’Economia Daniele Franco.