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Bonaccini
Modifiche allo Statuto, questione morale, lavoro e lotta alle disuguaglianze. Comincia a prendere forma il nuovo Pd a immagine e somiglianza di Stefano Bonaccini, che tuttavia non si ritiene già vincitore e manda «un abbraccio a Elly Schlein e a Paola De Micheli e a tutti coloro che vorranno unirsi» nella corsa alle primarie, dicendo «basta con i dirigenti che si combattono dalla mattina alla sera».
Ma nell’evento organizzato a Roma dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci ( ultimo in ordine di tempo a ufficializzare il suo sostegno al presidente dell’Emilia- Romagna), Bonaccini ha anche parlato del momento attuale del Pd, riprendendo uno dei grandi temi del partito che fu. «La questione morale deve tornare in primo piano, lo dobbiamo alla stragrande maggioranza di iscritti, elettori, militanti, amministratori che sono persone perbene - ha detto il candidato alla segreteria riferendosi al coinvolgimento di esponenti dem nel Qatargate - Siamo persone perbene, oneste e che quello che fanno lo fanno con sobrietà, ma quello che abbiamo visto, anche se riguardasse solo uno, è da voltastomaco e deve dirci che dobbiamo essere inflessibili: in tutte le famiglie c'è chi può sbagliare ma devono esserci gli anticorpi».
E a proposito di anticorpi ieri il segretario Enrico Letta ha riunito d’urgenza la commissione di Garanzia del Pd, che ha sospeso l’europarlamentare Andrea Cozzolino. «Viste le ultime notizie abbiamo approvato una delibera a tutela del Pd e, anche, per dare a Cozzolino la possibilità di chiarire: per questo la decisione, in via cautelativa, della sospensione fino a chiusura dell’indagine - ha detto la presidente della commissione, Silvia Velo - Riteniamo di aver applicato, nei margini di discrezionalità, le nostre regole: Letta ci ha convocato e chiesto di fare una valutazione e poi ha lasciato le deliberazioni alla Commissione, un organismo con funzioni di garanzia e di verifica del rispetto dello Statuto».
Statuto che ora Bonaccini vorrebbe cambiare, certo non in riferimento agli organi di cui sopra, ma, ad esempio, nei tempi con cui vengono prese certe decisioni. «Non è possibile che un congresso duri quattro o cinque mesi, le persone non capiscono perché ci mettiamo tanto tempo - ha scandito davanti a Ricci, il quale ha chiesto di tenere Renzi fuori dalla discussione delle prossime settimane - Noi siamo gli unici a fare congressi e gli unici a fare primarie aperte a tutti e questo lo dobbiamo difendere ma certamente dobbiamo sistemare, stringere qualche bullone magari dopo aver cambiato qualche regola».
Tutti concetti che porterà oggi in piazza Santi Apostoli, a Roma, alla manifestazione del partito contro la manovra del governo. «Per me il cuore del Pd è il lavoro e la lotta alle disuguaglianze e faccio mia la vostra istanza di portare una proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo - ha aggiunto - Serve una classe dirigente che guardi tutti all’altezza degli occhi, che quando entra in una bar sa ascoltare e parlare con le persone: dobbiamo essere un grande partito laburista che deve tutelare il lavoro, a partire da quello precario o part time: un partito popolare, mai populista».
Alla manifestazione del Pd non dovrebbe invece esserci Elly Schlein, che domani sarà a Palermo. «Partiamo proprio dal Sud e dalle aree interne, dove le diseguaglianze territoriali segnano i destini individuali, la qualità e l’aspettativa di vita e la politica sembra lontana - ha detto la candidata alla segreteria - Non c’è riscatto per l’Italia senza il riscatto del Sud, che parte da quello di giovani e donne duramente colpiti dalla pandemia per la precarietà insopportabile delle condizioni di lavoro».
Intanto è stato ufficializza per giovedì l’incontro tra Letta e i candidati, cioè Bonaccini, Schlein, Paola De Micheli e, forse, Gianni Cuperlo, che sta ancora pensando alla discesa in campo. Chi ha ribadito il proprio sostegno a Bonaccini è il presidente della Puglia, Michele Emiliano, anch’egli presente all’evento organizzato da Ricci, secondo il quale «Bonaccini incarna un desiderio di riscatto ed è un esempio di buongoverno per un Pd con una visione utile a cittadini e non a chi sta dentro il partito, un partito non più per corrente ma per le persone, a servizio delle persone».