Il 4° Festival delle Regioni e delle Province autonome, in corso a Venezia, si è confermato un'importante occasione di confronto tra i presidenti regionali e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente al Palazzo Ducale. Al centro del dibattito: autonomia differenziata, federalismo fiscale, semplificazione amministrativa e il ruolo strategico delle Regioni.

«L’autonomia – ha dichiarato il Capo dello Stato – ha trovato un’adeguata valorizzazione, dimostrando efficacia quando esercitata secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione». Un messaggio chiaro a sostegno della cooperazione tra Stato e territori.

Tra i protagonisti del confronto, il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito: «L’Italia delle due velocità non nasce dal federalismo, ma da un sistema che costringe cittadini a migrare per curarsi. L’autonomia è responsabilità, non privilegio. Siamo un Paese unitario, ma io resto un federalista impenitente». Zaia ha ringraziato Mattarella e rilanciato il dibattito ricordando la necessità di «rompere l’Ufficio complicazione affari semplici».

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha definito «la burocrazia il vero ostacolo all’autonomia». Secondo Fedriga, il punto non è «chi gestisce il potere, ma chi meglio può offrire un servizio al cittadino».

Decisa anche la posizione del presidente della Lombardia Attilio Fontana, che ha parlato di «necessità di maggiore autonomia territoriale» e di una riforma del federalismo fiscale «che non può più essere rinviata». «Gestire direttamente le risorse – ha affermato – significa rispondere meglio ai bisogni del territorio».

Tutti i governatori hanno sottolineato l’importanza di far valere la voce delle Regioni anche in sede europea e la necessità di un assetto istituzionale più funzionale, in grado di rispondere in modo più rapido e concreto alle esigenze dei cittadini.