DATO PER FAVORITO DA TUTTI I SONDAGGI ILCAPO DEL LABOUR HA UNA PROPOSTA CHOCH: ABOLIRE LA CAMERA DEI LORD

«Penso che la Camera dei Lord sia indifendibile. Chiunque farebbe fatica a dire che dovrebbe essere mantenuta. Quindi vogliamo abolire la Camera dei Lord e sostituirla con una eletta che ha una missione davvero forte».

Le parole sono quelle del leader laburista inglese Keir Starmer e sono state pronunciate lunedì scorso. Immediatamente questa intenzione ha scosso il mondo politico britannico.

Il fulcro del piano in 40 punti è quello di demolire la camera alta del parlamento nella sua forma attuale che è un misto di nominati politici, pari ereditari e vescovi della Chiesa d'Inghilterra. Al suo posto una nuova assemblea composta da membri provenienti dalle regioni e dai paesi del Regno Unito, una camera più piccola, più rappresentativa e democratica.

Il progetto di riforma dei laburisti, redatto dall'ex primo ministro Gordon Brown, prevede anche una nuova devoluzione alle regioni e ai paesi del Regno Unito, tra cui la Scozia, dove il governo nazionalista sta premendo per un nuovo referendum sull'indipendenza. Tuttavia l'abolizione della Camera dei Lord non è ancora parte del programma ufficiale laburista, prima dovrà passare attraverso una consultazione pubblica, con le modifiche concordate che saranno incorporate nel prossimo manifesto elettorale del partito.

E indubbio però che un tale progetto prenderà ancora piu forza se, come sembra dai sondaggi, il Labour sembra destinato a vincere le prossime elezioni, previste per gennaio 2025 dopo un periodo tumultuoso politicamente ed economicamente. Keir Starmer dunque potrebbe essere l uomo che modificherà un sistema istituzionale che pareva immutabile. Eppure è identificato con quella che viene chiamata soft left, non un barricadero come il suo predecessore Jeremy Corbyn.

Quello di Stramer non poteva che essere un destino segnato politicamente. Nato a Southwark, un sobborgo di Londra, figlio di una infermiera e un costruttore di utensili, working class orgogliosamente laburista tanto da scegliere per il loro figlio proprio il nome del fondatore del partito, Keir Hardie. E poi la passione per il calcio e l'accesso tifo per l'Arsenal, la squadra degli ex cantieri navali.

Starmer proviene da un mondo differente dalla politica, la sua è una carriera profondamente radicata nel mondo della giustizia. Dopo aver ottenuto la licenza di avvocato, ha assunto solo incarichi come difensore, specializzato in diritti umani. L'ascesa è iniziata nel 2002 quando è entrato a far parte del Consiglio della Regina, un incarico che gli ha aperto le porte per ricoprire il ruolo di direttore della Procura britannica tra 2008 e 2013.

Solo nel 2015 , è stato eletto membro della Camera dei Comuni alle elezioni generali del Regno Unito per poi rivestire diversi ruoli di primaria importanza.

Il suo impegno per i diritti umani e il pacifismo sono comunque rimasti anche da deputato, Durante la sua campagna elettorale, si è impegnato a creare un Prevention of Military Intervention Act, una legge che avrebbe consentito un'azione militare legittima solo con il sostegno della Camera dei Comuni. Starmer ha anche espresso pubblicamente la sua opinione sulla guerra in Iraq, ritenendo che non fosse lecita ai sensi del diritto internazionale perché non vi era alcuna risoluzione delle Nazioni Unite che la autorizzasse espressamente Dal punto di vista delle politiche economiche Starmer e un rappresentante del laburismo “di sinistra” post Tony Blair, ovvero sostegno alla proprietà sociale e gli investimenti nei servizi pubblici, compreso il servizio sanitario nazionale, così come l'abolizione delle tasse universitarie.

Starmer ha anche propugnato un aumento delle imposte sul reddito e la lotta all'elusione fiscale da parte delle società.

Ha sostenuto in tal senso le proposte anti- austerità dei Labour sotto la guida di Jeremy Corbyn. Cosa rimarrà di tutti questi programmi illuminati nel caso in cui potrebbe diventare Primo Ministro non è dato saperlo, sicuramente l'abolizione della Camera dei Lord e un significativo biglietto da visita.