L’INCONTRO AL VERTICE COP27 DI SHARM EL- SHEIKH

Non è vero che le vicende di Giulio Regeni e Patrik Zaki sono rimaste sullo sfondo; nell’incontro bilaterale con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, la premier Giorgia Meloni ha evocato la questione del rispetto dei diritti umani, evidenziando «la forte attenzione dell’Italia sui casi Regeni e Zaki». Ma se sulla barbara uccisione del ricercatore friulano al Cairo nel 2016, avvenuta per mano di agenti dell’intelligence egiziana, al Sisi si è detto «pronto a collaborare» con il nostro paese, su Zaki nemmeno una parola. Lo studente dell’università di Bologna, che ha trascorso oltre un anno di prigione preventiva al Cairo è infatti ancora sotto processo con l’accusa di eversione per aver criticato il regime sulla sua pagina Facebook.

La sostanza del faccia a faccia, che si è svolto nell'ambito degli incontri a margine del vertice del Cop27 di Sharm el Sheikh sull’emergenza climatica è stata ben altra. Cooperazione energetica e immigrazione e clima i temi al centro del colloquio.

Al- Sisi ha auspicato che la visita del premier Meloni dia ' slancio' allo ' sviluppo' della dimensione ' politica economica, di sicurezza e culturale' dei rapporti tra Italia ed Egitto che sono basati su ' profondi legami storici'.

Nell’incontro tra i due leader si è parlato anche «degli ultimi sviluppi relativi alla sicurezza del Mediterraneo, in particolare il fascicolo libico». In particolare, si è convenuto sulla necessità di lavorare per preservare l’unità e la sovranità della Libia, sostenere l’organizzazione di elezioni presidenziali e parlamentari, oltre a preservare le istituzioni nazionali libiche e rafforzare il ruolo delle autorità di sicurezza nella lotta al terrorismo. Spazio anche ai «modi per sviluppare le relazioni economiche, commerciali e di investimento tra Italia ed Egitto», ma anche «la cooperazione congiunta nel settore industriale e nella sicurezza energetica». Spazio anche al dossier migranti, con gli egiziani primi per nazionalità dichiarata allo sbarco in Italia: ben 18.217 su 88.100 persone sbarcate al 7 novembre, secondo i dati del Viminale. A tal proposito, Al Sisi ha ribadito la disponibilità dell’Egitto «a collaborare con le autorità del governo italiano nel contrasto al traffico di esseri umani»