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MACRON ATTACCA : «È UN’ALLEANZA CONTRONATURA»
L’Assemblea nazionale francese ha vissuto momenti di stupore, quando la prima delle tre mozioni di sfiducia presentate dalla sinistra radicale della Nuova unione popolare ecologica e sociale, ha incontrato il voto favorevole del blocco del Rassemblement national. Per far cadere l’esecutivo sarebbero serviti anche i voti dei Rèpublicains, ma all’annuncio dei risultati è comunque insorta la Prima ministra, Elisabeth Borne.
«Quindi una coalizione che abbia lo scopo di rovesciare il governo può fare a meno di valori comuni, di convinzioni condivise, di ambizioni coerenti?», ha attaccato Borne davanti ai parlamentari. I deputati macronisti hanno denunciato «un’alleanza contro natura» e a questo scopo hanno anche lanciato l’hashtag # RNUPES su Twitter.
Marine Le Pen ha spiegato che il suo gruppo ha agito «in nome dell’interesse nazionale», considerando accettabili i termini del testo presentato dalla gauche, nonostante solo un mese fa avesse promesso che i suoi deputati non avrebbero sposato la mozione della Nupes a prescindere. La sinistra si è in parte rallegrata di un punteggio importante.
«Sono mancati solo cinquanta voti per far cadere il governo.
Macron e Borne sono più deboli che mai», ha dichiarato il deputato della France Insoumise Manuel Bompard. Ma non è mancato imbarazzo. «Non costruiremo mai una maggioranza con il Raduno nazionale e non voteremo mai una mozione di sfiducia dell’estrema destra», ha affermato il capogruppo dei socialisti, Boris Vallaud.
«Non siamo mai contenti di avere dei voti dall’estrema destra», ha riconosciuto a Politico un deputato dei Verdi.